Il segretario regionale: «Crediamo nella bontà della nostra iniziativa sindacale e che sia giusto far sentire la voce diretta dei lavoratori»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Continua la raccolta di firme dell’Ugl Agroalimentare a sostegno della iniziativa sindacale per chiedere alla Regione Calabria l’adeguamento della parte economica del Contratto integrativo dei lavoratori forestali calabresi.
«Stiamo registrando un buon numero di adesioni - commenta il segretario regionale Guido Cordova Castellani -. Stiamo continuando le assemblee e gli incontri con i lavoratori che mostrano di apprezzare la nostra iniziativa, vogliamo recuperare il potere di acquisto dei lavoratori a fronte di un contratto di lavoro scaduto ormai da ben 8 anni nel corso dei quali tutti i costi di beni e servizi sono aumentati mentre stipendi e salari sono rimasti fermi. Crediamo nella bontà della nostra iniziativa sindacale e crediamo sia giusto far sentire, finalmente, la voce diretta dei lavoratori. È uno strumento importante di democrazia partecipativa, e per questo continuiamo la raccolta firme presso le sedi del nostro sindacato e sui luoghi di lavoro».
Secondo il segretario «il Settore forestale in Calabria merita la giusta attenzione ed è necessario che la Regione e gli Enti gestori aprano un confronto vero e trasparente sul merito della problematica, partendo proprio dalla proposta della Ugl Agroalimentare, che vede l’adesione di tanti lavoratori. Nell’adeguamento della parte economica e nel rinnovo del contratto integrativo sarebbe giusto il coinvolgimento degli addetti».
«Non appare concepibile – prosegue - che dopo oltre 18 mesi dall’inizio degli incontri per il rinnovo contrattuale, le proposte della Regione e le ipotesi di piattaforma siano degli oggetti sconosciuti ai lavoratori del settore in tutte le articolazioni».
Per la Ugl Agroalimentare Calabria è quindi necessario «un recupero di trasparenza ed attivare una fase negoziale che veda piena informazione e partecipazione dei lavoratori interessati, troppo a lungo marginalizzati ed oggi in stato di disagio economico per il mancato aggiornamento del potere di acquisto di salari e stipendi».