È stato celebrato ieri nell’incantevole scenario dello Stretto, a Villa San Giovanni, il VII congresso regionale della Cisl Funzione Pubblica Calabria. Tante le autorità istituzionali presenti all’evento che hanno portato il saluto e augurato buon lavoro alle delegate e ai delegati e tanti i dirigenti provinciali e regionali dei livelli confederali, delle altre federazioni, degli enti e dei servizi della Cisl. 

È quanto si legge in una nota divulgata dal sindacato in relazione al congresso che ha visto la rielezione all’unanimità di Luciana Giordano, segretario generale Cisl Fp Calabria.  

Giordano nella sua relazione introduttiva ha sottolineato che «il congresso rappresenta il momento più alto della vita della nostra organizzazione, perché questa è la fase in cui si esprime e si realizza concretamente quel principio di democrazia partecipata che coinvolge tutti i lavoratori iscritti alla nostra associazione nel processo di individuazione del nuovo gruppo dirigente e di riposizionamento degli assetti degli organismi della Cisl. Un momento della vita della nostra organizzazione che impone tanta concentrazione e senso di responsabilità, perché è in questa fase che si gettano le basi per costruire il percorso dei prossimi quattro anni di azione sindacale, senza dimenticare di volgere lo sguardo agli anni precedenti, al fine di verificare i risultati raggiunti, quelli che purtroppo abbiamo mancato, i percorsi ancora in itinere e la strada da tracciare per il prossimo mandato».

«La Cisl, forte dei suoi valori identitari basati sull’autonomia sindacale e sul dialogo, sta dimostrando la capacità di affrontare con equilibrio e autorevolezza i complessi scenari nazionali e internazionali, che minano la stabilità politica, economica e sociale del nostro Paese, dell’Europa e dell’intera umanità. In questo scenario geopolitico a tessere fitte e senza margini non c’è spazio per la protesta fine a sé stessa o, peggio, per fini politici, ecco perché la Cisl predilige il dialogo sociale al conflitto sociale» ha proseguito la segretaria.

Nei passaggi successivi ha focalizzato l’attenzione sui rinnovi contrattuali del pubblico impiego evidenziando l’importanza di giungere prima possibile alla sottoscrizione dei Ccnl dei comparti sanità pubblica e funzioni locali, così come è stato già fatto per il Ccnl del comparto funzioni centrali, essendo già disponibili le risorse finanziarie non solo per i rinnovi del triennio 2022/2024 ma addirittura per i trienni 2025/2027 e 2028/2030.

Secondo la segretaria, è ingiustificabile l’atteggiamento di quelle sigle sindacali che non firmando i contratti collettivi stanno impedendo ai lavoratori della sanità e delle funzioni locali di beneficiare degli incrementi economici e delle nuove tutele previste nei rispettivi Ccnl.

Ha poi toccato i temi delle transizioni che interessano più da vicino la pubblica amministrazione, digitale, demografica ed ecologica, spiegando come, grazie alle risorse del Pnrr, si possa riformare la pubblica amministrazione dal punto di vista tecnologico. L’inverno demografico impone l’esigenza di rendere attrattivo il lavoro pubblico per i giovani talenti e di valorizzare le competenze delle generazioni mature, mentre la transizione ecologica impone di progettare servizi pubblici sostenibili.

L’attenzione si è concentrata poi sui temi caldi della Calabria, a partire dalla sanità, laddove l’imminente uscita dal commissariamento non garantisce la fruizione di un servizio sanitario regionale efficiente, come si evince dall’analisi degli indicatori, che fungono da termometro sullo stato di salute della sanità calabrese.

Con un saldo passivo di 304 milioni di euro di mobilità passiva, liste di attesa interminabili anche in campo chirurgico, Lea in leggero miglioramento ma con due aree (prevenzione e distrettuale) al di sotto dei 60 punti, che rendono il nostro servizio sanitario inadempiente, posti letto mancanti, edilizia sanitaria in ritardo, con un’emergenza urgenza, che viste le criticità del sistema dovrebbe essere pronta e rispondere alle richieste di soccorso degli utenti ma che invece ha subito un’involuzione a causa dell’incapacità di Azienda Zero di realizzare i fini per i quali è stata istituita, c’è veramente poco da stare tranquilli».

La relazione della Giordano si conclude puntando al tema congressuale, “Il Coraggio della partecipazione per una Calabria migliore - Servi pubblici e Lavoro”. La segretaria ha concluso: «La Calabria ha bisogno di una nuova visione strategica che punti a un vero rilancio economico e sociale del territorio, ha bisogno di una governance che abbia la voglia e la capacità di rompere i vecchi schemi e abbia la voglia e la capacità di riscattare e far rinascere quei sentimenti di fiducia che inducono a credere nella possibilità di rilancio di questa Regione.

Noi siamo la Cisl, la Cisl del dialogo e della partecipazione e come federazione del pubblico impiego vogliamo mettere al servizio della nostra amata Calabria il nostro patrimonio di conoscenze, di saperi, la nostra capacità di analisi e la nostra capacità strategica per contribuire a creare una Calabria migliore, a partire da un miglioramento dei servizi pubblici e dalla creazione di nuovi posti di lavoro».

Tanti i congressisti che hanno preso parte al dibattito con ulteriori spunti di riflessione sulle tesi congressuali e con nuove idee e proposte per migliorare i servizi pubblici e per creare nuove opportunità di lavoro in Calabria.

Il segretario generale della Cisl Calabria, Giuseppe Lavia, che ha presieduto i lavori congressuali, nel suo intervento ha toccato i temi salienti della nostra Regione, dal sistema pubblico, ai trasporti, turismo, agricoltura, precariato e quant’altro, esprimendo la volontà di realizzare un’azione sindacale basata sul principio di partecipazione coraggiosa e proattiva, in linea con il disegno di legge sulla partecipazione promossa dalla Cisl e in via di approvazione in Parlamento.

Una sessione dei lavori congressuali è stata dedicata al tema delle pari opportunità e all’uguaglianza sostanziale, vista la concomitanza dell’evento alla giornata internazionale della donna. Le dirigenti del coordinamento donne della Cisl Fp Calabria nei loro approfondimenti hanno parlato di una disparità che parte fin dall’infanzia, gender dream gap, cioè la differenza nei sogni per il futuro tra i bambini e le bambine.

La segretaria nazionale della Cisl Fp, Chiara Severino nelle sue conclusioni, dopo una panoramica sull’attuale situazione geopolitica, contrattuale, sull’obiettivo di giungere prima possibile alla sottoscrizione di un nuovo patto sul lavoro pubblico che impegni Governo e Sindacato nella costruzione di una P.A. moderna, efficiente, attrattiva per i giovani, in grado di guidare il Paese attraverso le grandi sfide che ci attendono, ha toccato il tema delle pari opportunità, evidenziando l’importanza di tener conto delle sensibilità delle persone che rappresentiamo e tener conto del fatto che ad oggi lo status sociale, l’età, il sesso rappresentano ancora un elemento di discrimine.

Fare sindacato oggi significa anche cogliere queste molteplicità e farle proprie per rappresentarle nei luoghi istituzionali e negoziali in cui le organizzazioni sindacali come la Cisl Fp hanno capacità e potere di azione. Garantire pari opportunità salariali, di carriera, di accesso alle cure, di tutela della salute, di sviluppo della persona; garantire il perseguimento e la tutela di tutti i diritti costituzionalmente garantiti è un compito di cui il sindacato deve farsi carico.

A prescindere dall’età, dal sesso, dalla appartenenza politica, religiosa, dalla appartenenza o riconoscimento a generi sessuali».

Nel pomeriggio si è proceduto alla elezione dei nuovi organismi diretti, che si sono riuniti per eleggere il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Calabria, Luciana Giordano, la segreteria regionale, Giuseppe Chirumbolo e Giuseppe Spinelli, il comitato esecutivo e la responsabile del coordinamento donne, Beatrice Malara.