VIDEO | Ha aperto le porte in occasione dei suoi primi 30 anni l'impianto che si estende su una superficie di 45 mila metri quadrati nel quartiere Lido e sono circa 90 le unità che vi operano con varie competenze
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È un polo d'eccellenza nazionale e regionale nella manutenzione dei mezzi d'opera di tutta Italia. L'impianto Onmo di Catanzaro, officina nazionale mezzi d'opera, una delle cinque del reticolo di Rete Ferroviaria Italiana, ha aperto le porte agli organi di stampa per far conoscere una realtà industriale che quest'anno celebra i suoi primi 30 anni.
L'impianto si estende su una superficie di 45 mila metri quadrati nel quartiere lido e sono circa 90 le unità che vi operano con varie competenze. «Abbiamo ancora dei rappresentanti della task force che avviarono questo impianto nel 1991 che tutt'ora collaborano e trasferiscono le loro esperienze e competenze ai nuovi assunti dello scorso anno, 28 unità, ed è veramente un piacere lavorare in squadra» fa sapere Martino Vergata, responsabile dell'impianto di Catanzaro. Dunque un lavoro di alta precisione per far sì che i mezzi d'opera di rete ferroviaria italiana siano sempre nelle migliori condizioni di efficienza e di sicurezza per circolare sui binari.
Storia dell’impianto
A metà degli anni ’80 viene costruita l’Officina Impianti Elettrici, nel 1991 una task force di 10 persone avvia l’impianto; 1993 data di avvio delle attività sui mezzi d’opera, una delle prime macchine sottoposte a manutenzione fu l’autoscala Keller K101, dal 1994 iniziano le manutenzioni su autocarrelli, autoscale e mezzi di sollevamento; nel 2000, da Officina meccanismi e attrezzi diventa Officina nazionale mezzi d’opera.
Personale altamente qualificato
Nel 1997 vengono effettuate le prime 23 assunzioni. Ulteriore incremento del personale: 4 assunzioni nel 2015, 10 nel 2016, 12 nel 2017, 28 nel 2021. Nuove sfide dal 2015: iniziano le attività di modifica, revamping e installazione Stb, il Sistema tecnologico di bordo, su intere flotte di veicoli. Nell’impianto è stata effettuata anche la manutenzione dei mezzi diagnostici Caronte, Galileo, Archimede, Aldebaran. Fra le attività più recenti vi è l'arrivo di nuove e più moderne attrezzature, la lavorazione di mezzi d’opera provenienti da tutta Italia, 44 attività completate nel 2021. Ma anche investimento continuo sulla formazione del personale e 3 progetti di alternanza scuola lavoro avviati.
Gli standard qualitativi
L’Onmo di Catanzaro ha conseguito negli anni numerose certificazioni e qualificazioni mantenendo elevati standard qualitativi e implementato di tecnologie d’avanguardia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell’Officina è stato anche installato un Defibrillatore Semiautomatico Esterno (Dae), di significativa importanza nella potenziale gestione di un’emergenza sanitaria.
Prosepttive future
Presto verranno aperti 3 nuovi capannoni per un investimento da 8 milioni di euro. L’officina è destinata dunque a crescere con una struttura per la sabbiatura, una per la verniciatura dei mezzi e un capannone con un tornio in fossa per rifilare le ruote senza smontare gli assi. E ancora, investimenti green per 2 milioni di euro: si punta sul riciclo dell’acqua. L’Officina ONMO è infatti impianto pilota per la progettazione e la realizzazione di un sistema di riutilizzo, per solo uso industriale, delle acque reflue depurate internamente con un risparmio dell’80% del consumo annuo d’acqua e per altri interventi di efficientamento energetico.
I mezzi d’opera
I mezzi d’opera, circa 2900, sono utilizzati per la manutenzione dell’infrastruttura: autoscale, rincalzatrici, carrelli, gru dal caratteristico colore giallo utilizzate per garantire la sicurezza e la piena efficienza della rete, dei binari e della linea aerea. I treni diagnostici, attualmente 15, consentono invece di verificare sistematicamente i parametri manutentivi dell’infrastruttura; una flotta di laboratori viaggianti che impiega le più avanzate tecnologie. Tutti i mezzi autorizzati a poter circolare sull’infrastruttura nazionale sono sottoposti ad attività manutentive che ne garantiscono la piena efficienza e sicurezza, da eseguirsi esclusivamente a cura delle due officine di Rfi: Onmo Catanzaro e Onai di Carini (PA) e delle officine esterne qualificate e controllate da Rfi.
Gli investimenti
Rfi ha avviato un programma di rinnovo dei mezzi che prevede un investimento complessivo di circa 1,75 miliardi di euro, con l’obiettivo di aumentare le frequenze dei rilievi diagnostici. L’Onmo di Catanzaro è una delle 64 officine del Gruppo FS Italiane: 56 di Trenitalia per la manutenzione dei treni, 5 di Rfi, per la manutenzione dell’infrastruttura e dei mezzi diagnostici, 3 per la manutenzione dei treni storici di Fondazione Fs Italiane.