Il segretario nazionale sindacato da pizza dei Bruzi: «Basta mentire sull'occupazione, chiedete ai giovani quanti di loro hanno contratti lavorativi stabili»
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
PHOTO
Una gremita piazza dei Bruzi, colorata da un mare di bandiere azzurre, ha accolto con entusiasmo l’arrivo della Carovana Uil a Cosenza. L’iniziativa, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei lavoratori fantasma, si è svolta in un capoluogo bruzio baciato dal sole ma ancora rigido nel clima. A riscaldare l’atmosfera, però, ci hanno pensato i tanti partecipanti, coinvolti attivamente nel convegno moderato dal giornalista LaC e vicedirettore di Cosenza Channel, Antonio Clausi.
Un appuntamento segnato con la matita rossa sull'agenda di tutti gli appartenenti calabresi al sindacato. La tappa della Carovana UIL a Cosenza ha visto infatti arrivare iscritti da tutta la regione. Con grande soddisfazione della segretaria regionale, Maria Elena Senese. «Siamo veramente contenti di vedere tanta gente presente oggi», ha detto dal palco prima di soffermarsi sull'argomento del panel. «Il Governo continua a mentire sull'occupazione, dicendo che la percentuale degli occupati è aumentata e siamo a livelli record. La maggior parte di questi occupati, però, sono precari o a tempo determinato. Di questi, tanti sono giovani: come si può pensare a un futuro se non si ha la certezza del lavoro?»
Bombardieri: «Senza il Sud l'Italia non riparte»
Guest star della Carovana Uila Cosenza il segretario nazionale del sindacato, Pierpaolo Bombardieri. «I contratti a tempo determinato devono essere applicati solo in alcuni casi», ha tuonato ai microfoni della stampa. «Chiedete ai vostri figli, ai vostri nipoti, quanti hanno una stabilità lavorativa. C'è una situazione di precariato diffuso. Non è solo la quantità, ma la qualità dell'occupazione». E poi l'attacco al Governo: «Il decreto lavoro permette di rinnovare i contratti a tempo determinato, contrariamente a quanto da noi richiesto»
In occasione della Carovana Uil a Cosenza, Bombardieri ha parlato anche di questione Meridionale. «Sembra uscita dall'agenda del Governo, ma non si sono resi conto che senza il Sud il Paese non riparte. I soldi del Pnrr? Devono essere utilizzati per eliminare le diseguaglianze, non per altro. Il mezzogiorno ha bisogno di investimenti e questi non sono cittadini di Serie B – ha concluso il segretario – ma cittadini che hanno pari dignità rispetto a tutti gli altri italiani».