«Si rischia di chiudere bottega da qui a pochi mesi». È questo l'allarme lanciato da Fabrizio D'Agostino, presidente di Feralberghi Calabria ospite della puntata odierna di Dopo la notizia che ha affrontato come tematica centrale la crisi energetica che rischia di travolgere anche le strutture alberghiere. «Non vediamo vie d'uscite - ha detto senza mezzi termini D'Agostino - Tutte le ipotesi del Governo sono vane, alla fine bisogna pagarle le bollette e le casse di gran parte delle attività oggi non lo consentono. L'estate 2022 è stata importante per la Calabria, non abbiamo toccato i numeri del 2019 ma ci siamo andati vicini. Nonostante questo il bilancio è in deficit, proprio a causa dei rincari».

Per il presidente di Federalberghi «bisogna quindi intervenire subito. Abbiamo chiesto di utilizzare le risorse del Pnrr altrimenti da qui a pochi mesi piccole e medie imprese avranno difficoltà e chiuderanno bottega, così non si può andare avanti».

D'Agostino pone pure l'accento sull'impossibilità per gli operatori del settore di rateizzare le bollette e lancia l'allarme anche per la stagione invernale: «Il pellet che serve a riscaldare le strutture alberghiere è aumentato del 40 per cento e non si comprende neppure il motivo. Alcuni operatori stanno poi pensando di riattivare la cassa integrazione, una sconfitta dell'imprenditore».

Ospite della puntata della trasmissione condotta da Pasquale Motta anche l'imprenditore Gianni Imparato, titolare della struttura Rocca Nettuno a Tropea che ribadisce quanto detto dal presidente Federalberghi: «Non abbiamo ripreso il giro d'affari pre Covid, se i costi dell'energia continuano a salire si finisce inevitabilmente per intaccare la remunerazione dell'imprenditore e se non producono reddito gli alberghi chiudono».

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