“Non entro nel merito della disputa giuridica riguardante l’elezione dei nuovi organismi della Camera di Commercio. Sarà compito degli organismi preposti fare chiarezza su questo punto. Ma non posso non esprimere la mia preoccupazione per il clima di contrapposizione che rischia di fare del male alla città di Catanzaro e all’area centrale della Calabria, alle sue prospettive di sviluppo, al sistema camerale nel suo complesso”. È quanto afferma in una nota il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo sui veti incrociati registrati nella fase di elezione del presidente della Camera di Commercio.

 

“È indubbio che l’elezione di Daniele Rossi alla guida della Camera di Commercio rappresenta un elemento di notevole novità e dinamismo in grado di rilanciare l’Ente dopo la fase di commissariamento. Le sue doti imprenditoriali sono indiscusse, coniugate alla carica di entusiasmo proprie della sua generazione. Penso che la Regione sbagli a delegittimare l’elezione di Rossi, ma soprattutto ad alimentare una contrapposizione con la città di Catanzaro nata già con la nomina a commissario di un non catanzarese. Si badi bene, ho molta stima per il dottore Sganga, che reputo persona seria, molto preparata e responsabile, ma è del tutto evidente che un Ente come la Camera di Commercio può svolgere a pieno il suo ruolo solo se autonomo e legato alle esigenze del territorio. Sento di lanciare un appello al presidente Oliverio perché rinunci ad un contrasto giocato tutto su questioni giuridiche e lavori invece ad una soluzione che rispetti la democratica espressione di voto esercitata dalle componenti”.

 

l.c.