Il sindacato ritiene che a rilevare l'azienda debba essere una società con esperienza nel settore e che sia urgente accelerare il percorso di cessione per tranquillizzare i dipendenti
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Accelerare le fasi previste dal regime di concordato preventivo che sta interessando l’Abramo Customer Care. È quanto chiede la Uilcom-Uil Calabria in una nota, spiegando che come sindacato di categoria, ancora non conosce «i dettagli della proposta avanzata da un fondo finanziario che prevede un una prima fase l’affitto dell’azienda per poi procedere alla acquisizione dell’azienda».
Soggetti interessati
«Sappiamo certamente – si legge nel documento - che più soggetti stanno manifestando interesse alla acquisizione dell’azienda, a dimostrazione di ciò che abbiamo sempre sostenuto: un’azienda che con gli opportuni interventi organizzativi può essere in grado di competere nel mercato delle TLC»
Secondo la Uilcom-Uil calabria, «le ipotesi che a rilevare l’intera azienda, nata in Calabria (in cui mantiene circa l’80% dei lavoratori impiegati) e con sedi dislocate in altre regioni e nazioni estere, siano società che hanno già esperienza nel mondo dei Contact Center è la soluzione migliore, anche al fine di non disperdere il patrimonio umano frutto dell’esperienza di 22 anni nel settore».
Dare tranquillità ai lavoratori
Il sindacato si dice non appassionato «ai nomi di chi è interessato all’acquisizione, ma saremo vigili sul progetto che sarà presentato che dovrà avere tra i capisaldi il mantenimento sia delle sedi di lavoro che dei livelli occupazionali».
Ecco perché, la sigla sindacale, ritiene «che adesso sia urgente accelerare il percorso di cessione di questa azienda per dare quelle certezze e la tranquillità necessaria a chi opera quotidianamente con grande senso di responsabilità riuscendo a fornire, nonostante il clima di incertezza societaria, servizi di qualità».