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CATANZARO - La Calabria è in forte affanno e la sua economia non riesce a risollevarsi. Lo dice il rapporto annuale di Bankitalia presentato oggi a Catanzaro. Nel 2013 il Pil è crollato quasi del 3%. Ed è aumentata la disoccupazione.
Disoccupazione. Centocinquantunomila i senza lavoro. E la percentuale di occupazione della popolazione attiva (15-64 anni) è scesa ha toccato quota 40%. Tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni la percentuale dei disoccupati tocca il 56%. E il 40% dei giovani in questa fascia di età non studia e ha rinunciato a trovare un'occupazione.
Attività produttive. A reggere il confronto quantomeno con le altre realtà del Mezzogiorno è solo il comparto agroalimentare, dove si è registrato un incremento di produzione e un aumento delle esportazioni. Dati di segno negativo, invece, in tutti gli altri settori. Particolarmente drammatica la situazione nei trasporti, nel manifatturiero e nelle costruzioni.
Turismo. Male anche il turismo. Le presenze sono diminuite del 4,3%. Al collasso le località del del reggino (-11%) e del cosentino (-9,2%). Solo il vibonese ha fatto registrare un aumento del 3%.
Infrastrutture. Da Bankitalia l’invito a puntare sulle potenzialità del porto di Gioia Tauro sempre più infrastruttura di riferimento nel Mediterraneo. Nel 2013 sono stati movimentati più di 3 milioni di teus di container.
Zes. Dalla nostra banca centrale l'appello al governo ad investire nella realizzazione della zona economica speciale, che secondo gli economisti di Via Nazionale comporterebbe un consistente vantaggio , anche se temporaneo, di natura fiscale e contributiva per le imprese che già operano nella zona e per le aziende intenzionate a delocalizzare i loro impianti e ad investire in Calabria.