La strada è pronta ma isola anziché connettere. Sa di beffa la denuncia che continuano a fare, inascoltati, gli imprenditori – agricoli e gestori di strutture ricettive – della zona intorno al lotto tra Cittanova e Molochio della pedemontana reggina. «Un centinaio di aziende – accusa Rosario Forgione che è a capo di una rinomata fattoria didattica costretta a chiudere – penalizzate dal taglio di una rampa che, prevista nel progetto, ora non si vuole realizzare benchè abbia un costo irrisorio: dicono che sia pericolosa, ma perché l’hanno progettata allora?».

Gli strali degli agricoltori sono indirizzati verso la Città metropolitana, uffici e amministrazione colpevoli di non aver impedito alle imprese edili di utilizzare le piste laterali alla grande infrastruttura, salvo poi non realizzare i lavori promessi. «Durante le lavorazioni – spiega il taurianovese Nello Stranges, consigliere comunale di Forza Italia – è sembrato pacifico che questa rampa e anche altre fossero poi costruite definitivamente: ad oggi le aziende sono invece isolate, parliamo di un ingente danno all’agricoltura perché sono evidenti le perdite di tempo a cui i percorsi attuali costringono».

E in effetti i danni sono a vista d’occhio, e sarebbero determinati dalla classificazione dell’arteria come “strada a scorrimento veloce” – impedendo cioè che ci siano degli sbocchi diversi dai vari svincoli, veri e propri toccasana per chi deve raggiungere i terreni – ed è per questo che la tematica, tornata di attualità dopo che Stranges ha sollevato il caso in consiglio comunale, potrebbe essere al centro di una piattaforma comprensoriale. «Non sono danneggiati solo gli imprenditori – chiarisce infatti Forgione – ma tutta la Piana è penalizzata poiché qui parliamo di una campagna che è nel cuore di un territorio a vocazione agricola». In realtà, si va oltre il settore agricolo. La rampa tagliata, che avrebbe un costo che secondo chi protesta si aggira intorno ai 30mila euro, penalizza anche “L’oasi degli asinelli” – una struttura ricettiva fiore all’occhiello in Calabria, che funziona anche da oasi didattica – ovvero complica investimenti privati, i cui frutti oggi marciscono vista l’inaccessibilità della zona.

«Ho già investito del problema il gruppo consiliare di Forza Italia alla Città metropolitana – conclude Stranges – perché il nostro obiettivo è intanto quello di spiegare agli uffici, e al sindaco metropolitano, che non possono fare finta che il problema non esista, e quindi portarli a fare un sopralluogo, prima che la strada venga inaugurata, quanto meno per spiegare quali siano gli ostacoli e trovare il modo di superlarli per dare una boccata d’ossigeno all’economia di una vasta zona».