VIDEO | Intervista all'imprenditore che guida una delle cantine di Cirò Marina. Oggi guarda allo sviluppo dell'enoturismo collegando la forza della Dop alle tante ricchezze naturalistiche, storiche e archeologiche
Tutti gli articoli di Economia e lavoro
Al Vinitaly edizione 2024 per lanciare il sistema Grand Terroir® (www.grandterroir.it), che fa capo al Network LaC, e per incontrare alcuni dei protagonisti della vitivinicoltura calabrese presenti all’importante kermesse internazionale. Massimiliano Capoano è alla guida della rinomata cantina Baroni Capoano di Cirò Marina (Crotone), territorio che può vantare la più estesa e antica Dop della Calabria. Massimiliano, erede di una nobile e antica stirpe, ha inseguito il suo sogno sin da ragazzo: voleva coltivare uve di pregio, trasformarle in ottimo vino nella sua cantina, parlare di vini nella sua elegante bottaia, girare il mondo per far conoscere le sue etichette.
Novità editoriali | Grand Terroir: identità, territorio, sviluppo sostenibile. Ecco la nuova sezione targata Diemmecom
Il sogno si è realizzato ed oggi la Baroni Capoano guarda anche allo sviluppo dell’enoturismo, collegando la forza della Dop Cirò alle tante ricchezze naturalistiche, storiche e archeologiche dell’area di riferimento, nonché alla produzione e imbottigliamento di olio extravergine di oliva. Massimo Tigani Sava, che al recente Vinitaly che si è svolto a Verona ha presentato Grand Terroir, proprio durante l'affollatissima fiera scaligera ha intervistato Massimiliano Capoano: al centro della chiacchierata, ovviamente, la cultura e l’economia del vino.