Un calo della disponibilità di frutta per le prossime settimane del 15-20 per cento a livello nazionale. Questa una prima stima di Italmercati, la rete nazionale dei mercati all'ingrosso, che esprime «forte preoccupazione per le conseguenze che l'alluvione dell'Emilia Romagna sta generando nella vita degli operatori locali e che nelle prossime settimane si estenderanno all'interno settore agroalimentare nazionale e a quello della distribuzione».

Il territorio colpito dalla calamità gode di un'indiscussa vocazione alla qualità dei prodotti agroalimentari con oltre 50mila aziende agricole: «Non è ancora possibile stimare il danno reale causato dalle forti precipitazioni ma sull'intera filiera e a livello nazionale ci aspettiamo nelle prossime settimane un vero terremoto nel nostro settore, con un incremento di prezzi e una diminuzione della disponibilità dei prodotti», afferma il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini.

L'alluvione ha distrutto i prodotti di stagione come pere, mele, susine, kiwi e vigne, in piena fase di maturazione «per cui vi sarà una generale diminuzione della qualità e della quantità di frutta e verdura solo a partire dalle prossime settimane con un incremento dei costi», spiega Pallottini chiarendo che l'aumento dei prezzi di frutta e verdura di questi giorni non è legato all'alluvione in quanto in questo momento la domanda nazionale proviene da altre aree. I mercati all'ingrosso intorno a cui gravitano oltre 3.000 imprese e 26.000 posti di lavoro, conclude Pallottini, «si sono dimostrati ancora una volta una rete di sicurezza per il settore agroalimentare riuscendo a dare continuità all'intera filiera in questi giorni difficili».