Villa Gagliardi, il bellissimo parco storico di Vibo Valentia, è chiusa… anzi no.

Il cancello dell’ingresso principale, un manufatto in ferro con fregi gentilizi, è serrato da due lucchetti, ma girando intorno alle mura antiche si trova un secondo accesso in questo caso aperto che consente a chiunque di entrare.

Condizione depistante per i visitatori, perché il cartello indica l’orario di apertura e chiusura della Villa e chi arriva e trova l’ingresso principale chiuso va via, senza sapere che può comunque visitare l’ex tenuta appartenuta ad una famiglia che ha fatto la storia della città.

E se Garibaldi scelse la villa e l’omonimo palazzo per pernottare durante la risalita della Penisola, oggi serve il coraggio di un’altra spedizione per addentrarsi – in mezzo ai rifiuti – alla ricerca dell’unico cancelletto aperto.

Il maltempo dei giorni scorsi, dicono i frequentatori abituali, ha sfiancato gli alberi. Nessuno ha ripulito e il Comune che cura direttamente la manutenzione del parco non ha eliminato il pericolo di nuove cadute dei rami.

Nella villa chi sa entra, ma a proprio rischio, e certamente chi viene a Vibo Valentia e si serve delle cartine turistiche per visitare e conoscere le bellezze dei luoghi, si imbatte in quest’altro desolante contrasto: Palazzo Gagliardi è diventato il cuore pulsante dell’offerta di cultura in città, grazie alle mostre e ai festival che ospita, ma la contigua Villa ha accessi chiusi che sbarrano il passaggio.

Forse, vista la mancata manutenzione che domina ed è fonte di pericolo, è meglio così.