La storia di Piergiorgio Welby, la sua struggente lotta per l’eutanasia legale, sarà al centro di un dibattito promosso dal Sistema bibliotecario vibonese, sabato 17 febbraio alle 17.30 su iniziativa dell’associazione “Abolire la povertà- 19 maggio”. Nei locali di palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia si assisterà alla proiezione di “Love is all. Raccontando Piergiorgio Welby” di Francesco Andreotti e Livia Giunti. L’uomo, affetto da distrofia muscolare – malattia neuromuscolare degenerativa che causa l’atrofia progressiva della muscolatura scheletrica -, è stato il pioniere della battaglia per il diritto al rifiuto dell’accanimento terapeutico in Italia. E’ stato inoltre co-presidente dell’associazione “Luca Coscioni”.

Love is all

“Love is All” è un inno alla libertà e alla vita. Con lucidità, descrive la vicenda e la particolarità del suo protagonista attraverso gli scritti, le narrazioni, le poesie, i dipinti e le sperimentazioni fotografiche.  È un vero e proprio ritratto che tende all’autoritratto e nasce da otto anni di pedinamento delle tracce che la vicenda umana di Welby ci ha lasciato.

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La storia di Welby

Nel luglio del 1997, vicino al compimento dei suoi 52 anni, la moglie Mina Welbychiamò i soccorsi in seguito ad una crisi respiratoria. Da quel momento Piergiorgio resterà attaccato ad un respiratore artificiale benché l’avesse rifiutato e, uscito dal coma, con il suo permesso fu sottoposto ad una tracheotomia. Le sue idee scalfirono il muro di silenzi intorno alla questione eutanasia. Un dibattito che continua fino ai giorni nostri. Alla proiezione sarà presente la signora Mina Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni.