Tropea riparte dal suo cuore. È stata inaugurata nella serata di ieri la nuova piazza Vittorio Veneto, il centro del paese, raccordo tra parte antica e moderna, interessata negli ultimi mesi da un’importante opera di restyling che ne ha trasformato il volto, donandole, dopo decenni, il fascino che spetta a una città conosciuta in tutto il mondo.

 

Una piazza super affollata, dove il distanziamento fisico è stato pressoché inesistente, ha ospitato numerose personalità politiche e istituzionali: dal sindaco della città, Giovanni Macrì, al prefetto di Vibo Valentia, Francesco Zito, passando per il senatore di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, e per la deputata Cinquestelle Dalila Nesci.

 

Taglio del nastro affidato alla presidente della Regione, Jole Santelli, che ha definito Tropea «capitale morale della bellezza della Calabria». Parole di elogio anche per Macrì: «Tropea ha un sindaco esplosivo perché è innamorato della propria città e quando si è innamorati delle proprie cose e ci si crede veramente questi sono i risultati. Noi – ha proseguito la presidente - dobbiamo giocarci la carta del turismo e dell'ospitalità di questa magnifica terra che dobbiamo essere i primi a raccontare. Oggi è il giorno della Repubblica ma è anche l'antivigilia, domani saltano le frontiere tra regioni e mi auguro che ci avvicineremo con molta prudenza e con attenzione ad una estate serena».

 

Un’opera costata circa 200mila euro, realizzata interamente con i proventi della tassa di soggiorno e che ha visto il contributo di un team di progettisti locali, composto da Francesca Del Duce, Marcello Macrì ed Enzo La Torre, e di Luigi Giffone, architetto di fama mondiale: «Sono felice di poter lasciare a Tropea un’opera così importante – ha commentato Giffone – ma il merito va ai ragazzi che con la loro freschezza hanno dato un impulso fondamentale alla realizzazione».

 

Il sindaco Macrì ha poi definito la nuova piazza «un intervento che la città attendeva da almeno 70 anni. Abbiamo portato avanti il progetto e nonostante il lockdown, e grazie anche a un gran prefetto che la provincia di Vibo Valentia ha l'onore e la fortuna di avere, siamo riusciti a portare avanti questo lavoro, figlio della tassa di soggiorno. Assieme ai consiglieri e alla Giunta ho voluto che si vedesse dove vanno a finire i soldi di questa tassa. Per il completamento confidiamo in un importante finanziamento da parte della Regione e siamo fiduciosi sulla possibilità di proseguire entro l'autunno questo importante lavoro che dà alla città un’agorà dove vivere e condividere la quotidianità cittadina».