Nel polo culturale l’annessione permanente della struttura cinquecentesca e la possibilità di visitare la Cattedrale normanna in notturna
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«Quest'anno per la prima volta dopo vari tentativi siamo riusciti ad annettere all'interno del percorso museale la famosa Cappella del Monte di pietà». È raggiante il professor Pasquale Schiariti, insegnante che presta servizio volontario al Museo diocesano di Tropea, nell’annunciare la novità che da poche settimane arricchisce una struttura già traboccante di preziosi reperti di ogni epoca.
Il museo, guidato dal direttore e parroco della Cattedrale, don Ignazio Toraldo di Francia, aggiunge quindi questo nuovo tassello, «un piccolo gioiellino dell'architettura gotica – incalza Schiariti -, una delle pochissime testimonianze dell'architettura medievale che permangono in Calabria. Verso la fine del ‘500 – spiega il volontario - la cappella fu inglobata all'interno del palazzo vescovile da monsignor Tommaso Calvo e divenne il Monte di pietà, il luogo in cui le persone bisognose di Tropea potevano andare per ottenere un prestito senza ricorrere a usura».
Una vicenda travagliata, quella legata all’edificio, ripristinato anche «grazie al contributo fondamentale dell'amministrazione comunale, per il quale ringraziamo il sindaco Macrì, e del Rotary club di Tropea», prosegue Schiariti che illustra anche un’atra novità: «Abbiamo deciso offrire la possibilità a tutti quei turisti che vogliono godersi il mare di poter comunque visitare la nostra splendida Cattedrale romanica di epoca Normanna, quindi dalle 17 alle 24 è possibile usufruire di questo servizio che sta ricevendo riscontri incredibili: moltissimi sono i visitatori incantati dalla possibilità di ritirarsi, anche solo per cinque minuti, in una sorta di dimensione parallela che nulla ha a che fare con il consueto affollamento del centro storico di Tropea», conclude il volontario.