Un sostegno alle compagnie teatrali del territorio e un tesoretto di quasi 5 milioni euro per rifocillare le tasche (lise) di quelle calabresi. Dopo le chiusure forzate, dettate dalla pandemia, il teatro regionale ha bisogno di ossigeno perché gli aiuti d'emergenza hanno puntellato nel breve periodo ma il sistema, già fragile, rischia di collassare portando all'estinzione delle piccole realtà.

La Regione lancia quindi una ciambella di salvataggio ai sipari locali, puntando «alla nuova drammaturgia contemporanea italiana», «al rinnovamento del linguaggio teatrale e al recupero del patrimonio culturale e dell’identità regionale» ma soprattutto alla produzione che resta la vera linfa del settore. 

L’avviso in pre-informazione, predisposto in attuazione della legge regionale 18 maggio 2017, si propone di programmare lo sviluppo dell’attività teatrale per il biennio 2022-2024. Lo scopo ultimo è quello di favorire un’equilibrata promozione del teatro e la formazione del pubblico sul territorio regionale. Per fare questo, la strada è quella del supporto alle compagnie di produzione operanti sul territorio.

La durata dei progetti è fissata in 36 mesi in annualità decorrenti dall’avvio del programma. L’aiuto è concesso per una misura massima dei costi ammissibili riferiti alle imprese di produzione che non può eccedere singolarmente i 500mila euro. L’intensità di aiuto, pertanto, non eccede il 60% delle spese ammissibili.

Andando nel dettaglio, la base finanziaria disponibile è di 4 milioni e 800mila euro equamente ripartiti (1 milione e 600mila euro) per ciascuna delle annualità 2022, 2023, 2024 a valere sulle risorse del Psc Regione Calabria- scheda “Attività Teatrali L.R. 19/2017 e di 125mila euro, solo per l’annualità 2022 a valere sul Bilancio Regionale, risorse di cui alla L.R. 19/2017. Possono presentare domanda a valere sul presente Avviso i soggetti che alla data di presentazione risultano iscritti, ovvero che abbiano presentato richiesta di iscrizione, alla Sezione Produzione del Registro.