Pasquale Guaglianone ci porta a Lungro, nel Cosentino. Appuntamento questa sera alle 21 su LaC Tv
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I nostri piccoli e antichi borghi di Calabria ci raccontano tante storie meravigliose. Di uomini, donne, comunità intere. Tutto passa per la memoria della gente, che tramanda di generazione i generazione il vissuto. Il nostro nuovo format Storie di Vita che parte stasera su LaC Tv alle ore 21, guarda alle storie che in dodici puntate Pasquale Guaglianone racconterà esaltandone il vero, l’autentico, il romanticismo di ognuna di esse.
«È un viaggio, il nostro – commenta Guaglianone – alla scoperta di una Calabria che non è dissimile da altri posti d’Italia e del mondo, perché ha le sue storie interessanti, note o sconosciute, di successo o di tristezze, comunque vere e che meritano di essere conosciute, perché ognuna di esse ha potuto lasciare il segno nei luoghi in cui esse si sono verificate. Si diceva un tempo che, una storia può essere nuova eppure,raccontare di tempi immemorabili . Il passato nasce con lei. Una buona storia vuol dire una cosa che vale la pena di essere narrata e che il mondo vuole ascoltare. Trovarla è l’obiettivo che ci siamo prefissi».
Prima puntata questa sera
Nella prima puntata di stasera andremo a Lungro, comunità di origine albanese, dove le tradizioni hanno un grande valore. Qui vive Anna Stratigò, discendente da una famiglia arrivata dal Peloponneso nel 1500 per fuggire alle persecuzioni e conquiste degli invasori. Nella sua antichissima dimora, dove hanno vissuto i sui antenati, quasi tutti farmacisti - e lo sono ancora oggi a Lungro - Anna ci sorprende con una storia affascinante, di incredibile realtà vissuta. E dai racconti della fuga dal Peloponneso, a quel tempo, che comincia la storia della famiglia Stratigò e in quella casa dimora, che tutti i ricordi sono conservati con molta cura, perché patrimonio di generazioni che nella piccola comunità di Lungro hanno lasciato il segno del proprio passaggio. Tutto è conservato come un tempo antico».
Avviamoci, dunque, in questo percorso che comincia stasera che ci porterà in giro per la Calabria, per emozionarci e stupirci nel racconto. Perché ogni cosa raccontata, spesso non si spiega, si mette solo in scena. Sarà poi il telespettatore a carpirne l’autentico significato. Perché non è mai solo una storia. È sempre un’espansione della vita, un ricordo. La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. Il nostro viaggio comincia così.