Il sottosegretario alla Cultura sul sito nel comune di Cassano: «È in evoluzione, daremo il nostro contributo come Governo per potenziare l'organico»
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Ha toccato anche il museo di Sibari la visita calabrese di Vittorio Sgarbi, che questa mattina a Reggio ha presenziato all’inaugurazione della tre giorni di studi a cura del Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Calabria.
«Il museo a Sibari - ha detto il sottosegretario alla Cultura, parlando con i giornalisti a termine del tour nel museo - segna la possibilità di determinare i confini di un vasto territorio che parte dal mondo antico e arriva al mondo romano. Credo, quindi, che il pensiero del sindaco di Cassano allo Ionio che questa possa essere un'area vasta che dentro il toponimo di Magna Graecia consente di mettere una parte dei musei che il direttore dell'area archeologica sibarita, Filippo Demma, dirige e una quantità di testimonianze antiche che sono in qualche modo non connesse l'una con l'altra, possa essere un'iniziativa importante».
«È stato utile, quindi, venire qui - ha aggiunto Sgarbi - perché questa suggestione può generare da parte del Ministero una proposta Unesco per raggiungere questo obiettivo. Ho potuto constatare che il museo è in evoluzione. Occorrerà dare il nostro contributo come Governo anche per potenziare l'organico di questa struttura museale».
«Oltretutto - ha detto ancora il sottosegretario alla Cultura - io sono stato eletto per ben due volte in Parlamento in Calabria. Penso, quindi, quanto sarebbe opportuno che lo Stato si adoperasse per questa regione».
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