Torna a Diamante, per il secondo anno consecutivo, "Operazione street art (Osa)", il festival dedicato all'arte urbana, con un programma di nuovi interventi artistici e di progetti con nomi del panorama internazionale. L’evento si terrà dal 10 al 15 settembre per le vie dell'antico borgo tirrenico calabrese, artisti della scena contemporanea si cimenteranno nel tessuto urbano per donare opere di street art. Sfhir, Man O 'Matic, TMX, Toni Espinar, Ele Man, Ozon, Solo, Diamond, Riccardo Buonafede, Stefania Marchetto e Alessandro Rizzotti saranno, infatti, i protagonisti di OSA18 e marcheranno con la propria cifra stilistica edifici e facciate e della "città dei murales".

 

Il tutto avverrà con con lo sguardo attento all'attualità e all'impegno rivolto al sociale: i partecipanti daranno la propria visione sul tema dei diritti umani allo scopo di sensibilizzare sulle tematiche della violenza contro le donne o dell'immigrazione o del bullismo, contro ogni discriminazione e a favore dell'uguaglianza di tutti. «Il progetto Osa - afferma Antonino Perrotta, ideatore e direttore artistico della manifestazione - è l'esempio della potenza dell'arte e della sua capacità di unire le persone per il raggiungimento di un unico obiettivo. Osa coinvolgerà artisti provenienti da tutta Europa e ogni artista avrà la possibilità di realizzare un'opera trattando attraverso il proprio linguaggio artistico una tematica contemporanea, contro ogni pregiudizio e stereotipo che destabilizzano la nostra società".

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Non solo street art dunque, ma anche attenzione a tematiche scottanti e attuali: un'anticipazione di quello che la manifestazione intende comunicare è il murales di Ozon, realizzato in anteprima per Osa18, mentre nelle giornate del festival è previsto un dibattito a tema col fine di informare ed educare la cittadinanza sull'argomento dei diritti umani. L'iniziativa, promossa dall'associazione culturale HazArt, ha il patrocinio dell'Assessorato al Turismo del Comune di Diamante. "Osa - spiegano gli organizzatori - si propone di continuare e rinnovare una tradizione tipica del territorio e insita nella cultura del luogo: battezzato fin dal 1981 da Nani Razetti 'Il paese dei nasi all'insù', con i suoi oltre 300 murales di artisti provenienti da tutto il mondo. Diamante si pone come una vera e propria galleria a cielo aperto che obbliga visitatori e turisti a fermarsi e ammirare le opere dipinte per il centro».