Nel giorno dell'incontro dei presidenti Mattarella e Meta, il ritratto del principe che bloccò l'avanzata dei turchi verso l'Europa diventando punto di riferimento anche nella nostra regione
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Giorgio Castriota, celebrato oggi a San Demetrio Corone, centro albanofono calabrese, alla presenza del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, e del presidente della Repubblica d'Albania, Ilir Meta, fu una delle figure più significative del XV secolo. Castriota, detto Scanderbeg, dal nome turco Iskender (Alessandro) Beg, che gli albanesi nazionalizzarono in Skanderbeg, è l'eroe nazionale d'Albania. Quest'anno ricorrono i 550 anni dalla sua morte, avvenuta nel gennaio del 1468. Principe albanese e re d'Epiro, fu abile condottiero e diplomatico e unì i principati d'Albania, bloccando per decenni l'avanzata dei turchi verso l'Europa.
Le comunità arbereshe
Quella calabrese è la regione che ha registrato nei secoli scorsi una forte immigrazione albanese e oggi le comunità arbereshe contano circa 30.000 persone distribuite in diversi centri. A partire dalla fine del '400 è proprio in Calabria che gli albanesi trovarono accoglienza, integrandosi perfettamente nelle comunità, in particolare nelle province di Cosenza e Crotone, ma anche nel Catanzarese. L'integrazione ha permesso di mantenere viva la cultura albanese e la lingua e i riti arbereshe sono stati tramandati, difesi e tutelati nei secoli.
I centri arbereshe
I paesi calabresi legati alle comunità arbereshe sono per la maggior parte in provincia di Cosenza, dove si contano ben 33 comuni d'origine albanese: Acquaformosa, Castroregio, Cerzeto, Cervicati, Civita, Falconara Albanese, Firmo, Frascineto, Lungro, Mongrassano, Plataci, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Martino di Finita, Santa Caterina Albanese, Santa Sofia d'Epiro, Spezzano Albanese, Vaccarizzo Albanese, San Demetrio Corone e San Giorgio Albanese. Solo tre, invece, i comuni arbereshe nel Crotonese: Pallagorio, San Nicola dell'Alto e Carfizzi. Nel Catanzarese i centri sono quelli di Andali, Caraffa, Gizzeria, Marcedusa e Maida.
Gli albanesi arrivarono nell'Italia meridionale fra il XV e il XVIII secolo, chiamati da re Alfonso d'Aragona per combattere gli angioini sotto la guida di Scanderbeg che ebbe per riconoscenza diversi feudi nel regno di Napoli.