Nella 36esima edizione de “Il fanciullo e il folklore” svoltasi in Puglia primo premio per il docufilm del reporter di LaC “La TerraCotta” sugli artisti di Gerocarne
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Un binomio vincente. Saverio Caracciolo e il gruppo folk Città di Tropea si confermano ancora una volta l’accoppiata perfetta per il festival “Il fanciullo e il folklore”: per il secondo anno consecutivo, infatti, un docufilm del reporter di LaC ha vinto il primo premio nella sezione Video. Il documentario premiato si intitola “La TerraCotta” e riguarda gli artisti di Gerocarne, paese del Vibonese in cui la tradizione legata a questo materiale è ancora forte e viva, grazie anche al significativo contributo del sindaco e presidente del Gal Terre vibonesi, Vitaliano Papillo.
“Il fanciullo e il folklore”, kermesse itinerante giunta alla 36esima edizione e dedicata ai gruppi folkloristici dei giovanissimi, è organizzata dalla Federazione italiana tradizioni popolari e si è svolta quest’anno a Carovigno, nel Brindisino, dal 26 al 28 aprile. Il Città di Tropea, guidato dal presidente Andrea Addolorato, ha ottenuto il riconoscimento per il terzo anno consecutivo, dopo “Tizzoni di Calabria” nel 2018, dedicato all’antico e duro lavoro dei carbonai di Serra San Bruno (realizzato sempre da Caracciolo), e “Riti e credenze nella cultura marinaresca di Tropea” nel 2017.
Nel motivare l’assegnazione la giuria ha definito il docufilm «tecnicamente pregevole, ma soprattutto con un significato umanamente profondo. L’apprendistato di un figlio – prosegue il giudizio - che, alla scuola di suo padre e di sua madre, impara a plasmare la sua vita, attraverso la metafora della lavorazione dell’argilla. Un omaggio alla libertà e al lavoro che capita assolutamente a proposito tra il 25 aprile e il 1^ maggio. Una sintesi delicata tra il culto delle proprie radici e la proiezione nel futuro attraverso ali sicure».
Sul palco, invece, i piccoli hanno inscenato uno spettacolo incentrato sulla perdita della capacità di giocare e divertirsi come un tempo a causa della tecnologia che ha soppiantato ogni forma di comunicazione. Un’iniziativa che è stata molto apprezzata da pubblico e giurati.
«È una grande soddisfazione vincere ancora una volta questo premio – ha commentato Addolorato -. Grazie a tutti, grandi e piccini, ma soprattutto a Saverio che ha realizzato un capolavoro di cui sono sicuro che sentiremo ancora parlare. Vogliamo dedicare questa vittoria a chi ha fatto parte del gruppo per anni ma purtroppo non è più con noi: ciao Francesco», ha concluso Addolorato riferendosi a Francesco Piccolo, storico membro dell’associazione tragicamente scomparso in un incidente stradale lo scorso febbraio.