VIDEO | Inspiring Stars per “vedere” i pianeti e la luna, è inserita nell'ambito del progetto "Un cielo per tutti" promosso dal planetario Pythagoras
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«È stato davvero emozionante percepire il senso di meraviglia e di sorpresa di chi, pur non potendo vedere con gli occhi lo ha fatto con le mani, toccando la superficie della Terra o i crateri lunari. Con questa mostra prosegue il percorso per una cultura accessibile a chiunque, al di là di ogni barriera architettonica e sensoriale, intrapreso già con il progetto “Segni d’arte”, volto a rendere fruibile il patrimonio del Palazzo anche alle persone non vedenti o ipovedenti, attraverso riproduzioni in 3D e descrizioni delle opere in Braille». Anna Maria Franco, responsabile del palazzo della Cultura Pasquino Crupi di Reggio Calabria, ha commentato così la mostra di astronomia senza barriere Inspiring stars, ancora visitabile fino a giugno e unica tappa in regione di un’esposizione destinata a diventare permanente con l’allestimento già programmato a Vienna.
Rilievi e descrizioni in Braille
Non solo pannelli informativi e foto ma soprattutto riproduzioni su scala del sistema solare e dei singoli pianeti, della Luna e delle costellazioni leggibili anche al tatto, perché impreziositi da rilievi e da descrizioni in Braille. La mostra, infatti, si inquadra nell’ambito del progetto “Un cielo per tutti”, promosso dal planetario provinciale Pythagoras della Città dello Stretto, che ha arricchito l’esposizione di strumenti tattili per persone non vedenti e ipovedenti, acquistati dalla Città Metropolitana, e di costellazioni a rilievo realizzate artigianalmente, sulla scorta di apposita formazione. Insomma, toccare il cielo con le dita si può.
Toccare per "vedere"
«La mostra è nata dall’idea dell’Unione Astronomica Internazionale di rendere l’astronomia accessibile anche ai non vedenti. La mostra che sta facendo ancora tappa in Calabria a Reggio è stata implementata con degli strumenti che la Città metropolitana, nell’ambito di un progetto finanziato dal Consiglio Regionale, ha acquistato e con delle tavole con le costellazioni a rilievo che abbiamo realizzato noi dopo il corso di formazione organizzato alla fine dello scorso anno. La strumentazione di cui ci siamo dotati, come la stampante in 3D, ci consentirà di essere di supporto alle scuole che ne facciano richiesta e inoltre renderà lo stesso planetario, in dotazione del quale resterà la strumentazione acquistata, ancora più inclusivo. Nelle riproduzioni in 3D del sistema solare a disposizione, i pianeti, come il sole e anche la luna, sono concepiti e realizzati con dei rilievi in modo da essere visibili al tatto. Ogni strumento è poi corredato con le trascrizioni in braille proprio per favorire l’integrazione nel segno della conoscenza, in questo caso scientifica. Crediamo profondamente che non ci siano limiti per vedere, ognuno con i propri talenti, quanto bello sia l’universo», ha concluso la direttrice scientifica del planetario Pitagora di Reggio Calabria, Angela Martino Misiano.