VIDEO | Dopo dieci mesi di intenso lavoro, l'opera è stata consegnata alla comunità marchigiana danneggiata da un terribile terremoto nel 2016. Il progetto è stato voluto fortemente dalle due diocesi e la Città dello Stretto, gratuitamente, ha ridato splendore alla macchina processionale grazie al lavoro di Guido e Mantella e di tanti studenti
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Potrà nuovamente essere portata in processione, per l’abbraccio della sua comunità, la nuvola di Camerino. Si è concluso dopo, 10 mesi di intenso lavoro, il restauro avvenuto a Reggio Calabria della macchina processionale in argento appartenente al Santuario di Santa Maria in Via che nel 2016 era stato danneggiato, insieme ad alcune sue opere, in seguito al sisma registratosi in centro Italia. Si tratta non solo di un percorso di recupero, ma un grande gesto di solidarietà concreta per la popolazione colpita dal terremoto. L’arcidiocesi di Reggio Calabria Bova ha infatti, deciso di “adottare” il prezioso manufatto e di farlo tornare, gratuitamente, allo splendore di un tempo per poi restituirlo alla comunità dei fedeli camerti. Oggi l’opera è stata formalmente riconsegnata, a restauro concluso, a monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, ma rimarrà esposta a Reggio, all’interno, del museo diocesano fino a Pasqua ed esser subito dopo trasferita a Camerino, restituendola così alla comunità camerte.
Il restauro è stato effettuato da Sante Guido e Giuseppe Mantella che, per quasi un anno gratuitamente, hanno lavorato insieme a tantissimi studenti, nel cantiere allestito per l’occasione all’interno del museo diocesano reggino. «È sicuramente una grande responsabilità ma anche un grande onore – ha dichiarato il restauratore Giuseppe Mantella. Sono stati momenti straordinari, proprio perché abbiamo lavorato con la piena consapevolezza che c’è una comunità in attesa. È stata una bella avventura e siamo fieri di restituire la Nuvola più bella di prima».