VIDEO | A palazzo della Cultura Crupi, nuovamente chiuso al pubblico per l'emergenza Covid, il cantiere di recupero di alcune opere pittoriche del patrimonio di famiglia del celebre umanista reggino. Virtuosa la sinergia con le Istituzioni
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"La Collezione Vitrioli: un viaggio tra Arte, Musica e Poesia”, è il titolo del progetto promosso dall’associazione intitolata al fine latinista reggino Diego Vitrioli, finanziato dalla Regione Calabria in sinergia con enti pubblici come la Città Metropolitana e altre istituzioni come il liceo artistico Mattia Preti-Frangipane, la scuola secondaria di primo grado Diego Vitrioli, il conservatorio di musica Francesco Cilea.
Al centro di questo progetto il cantiere di restauro di undici tele dipinte tra la fine Ottocento e gli inizi Novecento da Annunziato Vitrioli, fratello di Diego, e dal figlio Tommaso, allestito nella sala intitolata al compositore Pasquale Benintende di palazzo della Cultura Pasquino Crupi di Reggio Calabria.
«Ai fini di schiudere alla comunità l’immenso patrimonio della famiglia Vitrioli è necessario conseguirne la piena fruibilità e alimentare sinergie con istituzioni e associazioni. Le tele oggetto di questo cantiere aperto, per esempio, sono tanto preziose quanto segnate dal tempo. Fondamentale, dunque, è adesso il sostegno degli Enti Pubblici come la Regione e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, e quindi Palazzo Crupi che ha messo a disposizione i locali, per il loro restauro propedeutico alla valorizzazione», ha sottolineato Antonella Gioia, presidente dell’associazione culturale Diego Vitrioli.
Un restauro impegnativo
«Molti degli interventi riguardano proprio il supporto tela perché molte di queste opere sono arrivate in pessimo stato di conservazione proprio dal punto di vista strutturale. Quindi stiamo procedendo con quella che in termini tecnici è definita foderatura totale o parziale del supporto, ponendo la tela originale su una nuova. Stiamo anche intervenendo sulla superficie del dipinto con operazioni di pulitura e di risarcimento di lacune, piccole e grandi, localizzate o diffuse, che interrompono la lettura del tessuto figurativo. Su di esse procederemo poi con delle stuccature sulle quali innesteremo il nostro intervento di recupero»,ha spiegato la restauratrice Anna Arcudi impegnata in equipe conFrancesco Lia e Antonio Barbera.
«Siamo particolarmente onorati di potere ospitare questo cantiere di restauro di alcune tele di una collezione prestigiosa come quella della famiglia Vitrioli», ha commentato Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Cantiere operativo
Il cantiere di restauro resterà operativo all’interno del palazzo della Cultura Pasquino Crupi che, per via delle nuove restrizioni imposte dalla pandemia, torna ad essere chiuso al pubblico. Bisognerà, dunque, attendere per tornare a visitare anche la mostra con libri di Diego Vitrioli, artista letterato come lo definiva Giosuè Carducci, e altreopere del fratello Annunziato che, unitamente alla pittura, coltivava anche la passione per la musica. Ancora una volta, per questo e molto altro, bisognerà avere pazienza.