Il Mezzogiorno in generale riscontra difficoltà di apprendimento in queste materie segnando un forte divario con il Nord. Male anche il livello di competenza in inglese
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La Calabria segna un punto di demerito nella didattica che marca una netta linea divisoria con il Nord sulle competenze degli studenti in italiano e matematica: soprattutto su quest'ultima materia, fin dalle elementari, emergono le maggiori differenze di apprendimento. A darne la conferma i risultati dei test Invalsi 2019 presentati oggi alla Camera.
Le difficoltà maggiori si riscontrano maggiormente in alcune regioni del Mezzogiorno, come Calabria, Sicilia e Sardegna. Divari che diventano rilevanti alla fine dei primi cinque anni di scuola obbligatoria.
Scuola secondaria di secondo grado: male in italiano
A livello nazionale, gli allievi dell'ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado che raggiungono risultati molto bassi in italiano sono circa il 13% del totale, ma questa quota supera il 25% in Calabria seguita dal 20% in Campania, Basilicata e Sicilia.
Male anche in inglese
Nella prova di lettura in inglese, all'ultimo anno della scuola secondaria superiore, il 51,8% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2 del Qcer, il Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue riconosciuto internazionalmente per valutare le capacità linguistiche. Invece, il 10,6% non raggiunge neppure B1 (il livello più basso) dopo 13 anni di scuola. In Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli allievi che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 31%, al 34,8% e al 34,1%. Ancora più forte il divario rispetto al dato nazionale nella percentuale di allievi con risultati molto bassi. Infatti, le percentuali di allievi che non raggiungono il B1 sono: Calabria 21,7%, Sicilia 18,2% e Sardegna 20%.
Nella prova di ascolto (listening) solo il 35% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2, traguardo previsto alla fine della scuola secondaria di secondo grado. Invece, il 25,2%, cioè uno studente ogni quattro, non raggiunge il B1, ossia si posiziona a un livello di competenza basso dopo 13 anni di scuola. In Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli allievi che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 19,9%, al 14,6%, al 14,8% e al 20,7%, a fronte del 49,3% del Veneto. Ancora più forte il divario rispetto al dato nazionale della percentuale di allievi con risultati molto bassi (non raggiunge il B1). Infatti, le percentuali di allievi che non raggiungono il B1 sono: Campania 41,7%, Calabria 47,7%, Sicilia 46,7% e Sardegna 40,8%, a fronte del 10,9% del Veneto. L'Invalsi rileva una considerevole differenza tra gli esiti della prova di lettura (reading) e quelli della prova di ascolto (listening). Questi esiti fanno pensare alla prevalenza di una didattica maggiormente legata alla frequentazione dei testi scritti.
Le prove Invalsi 2019 hanno coinvolto oltre un milione e 100mila allievi della scuola primaria (classe II e classe V), circa 555mila studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III), circa 525mila studenti della classe II della scuola secondaria di secondo grado e circa 475mila studenti dell'ultima classe della scuola secondaria di secondo grado.