Otto uomini e due donne si contenderanno il riconoscimento che anno dopo anno si è ritagliato uno spazio importante nel panorama letterario nazionale
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Spente le luci dell'edizione 2020, che si è conclusa in ritardo a causa dell'emergenza Covid, ecco che si riaccendono le luci su uno dei premi letterari più interessanti del panorama nazionale, il "Premio Sila '49".
Sono stati i scelti i dieci libri finalisti dell'edizione del premio che taglia le dieci primavere. Saranno otto uomini e due donne a contendersi il premio quest’anno: 3 per Einaudi, 2 per Feltrinelli, 2 per Mondadori, 1 per La Nave di Teseo, Bompiani e Rizzoli.
Dai noir ai romanzi di formazione
Due gli autori calabresi (Domenico Dara e Mario Fortunato) ma il sud e la Calabria sono presenti anche nel romanzo di Giuseppe Catozzella. In lizza anche il noir basato sul delitto Varani di Nicola Lagioia, Gilda Policastro che con il suo giallo si spinge nelle profondità dell’animo umano, il libro su Dostoevskij di Paolo Nori, straordinario ed elegante omaggio all’autore russo ma anche all’amore per la letteratura così potente da far “sanguinare”, Mario Desiati e Silvia Avallone in due romanzi di formazione che raccontano la generazione X, Andrea Bajani e la sua poetica e dolente narrazione delle case, dei ricordi e del nostro tempo e poi il ritorno di un autore che ha sempre avuto grande attenzione dal Sila, Marco Balzano.
Verso il decimo compleanno
Gemma Cestari, direttrice del premio, è entusiasta «dell’attenzione che le case editrici ci riservano candidando i propri libri, della qualità degli arrivi (dall’autore esordiente e sconosciuto al grande circuito, ai nomi più importanti) e infine del grande lavoro della giuria tecnica, che in tempi strettissimi è riuscita a selezionare il meglio per un’edizione per noi importantissima. Come sempre, con qualche piccolo rimpianto per le opere rimaste fuori».
Quella 2021 sarà infatti la decima edizione per il Premio Sila ’49 «un traguardo che abbiamo raggiunto lavorando tantissimo sui contatti, sulla qualità delle selezioni, ma anche sull’indiscutibile valore della nostra giuria e sulla qualità degli eventi e degli incontri che abbiamo offerto alla città in questi dieci anni».
Il presidente della Fondazione Premio Sila, Enzo Paolini, racconta così le edizioni che hanno preceduto quella del decimo anniversario, ricordando anche l’ultima, quella del 2020 funestata dalla pandemia di Covid. «Eppure è stata un’edizione memorabile – dice Paolini – che, rimandando di qualche mese, siamo riusciti a celebrare a modo nostro, con incontri di altissimo livello che hanno animato il centro storico della città. Neanche due mesi fa consegnavamo i premi a Bazzi, Bonaiuto e Mancuso e oggi siamo pronti a svelare la decina 2021 che passerà adesso al vaglio del comitato dei lettori. Dieci autori e dieci libri che meritano attenzione, per i motivi più diversi». «Non vediamo l’ora di ospitare questi splendidi autori in città per i consueti incontri con i lettori in autunno – conclude Cestari – e di dare davvero inizio alla decima edizione».