VIDEO | Oggi è confinato in pochi paesi dell'Aspromonte e il numero dei parlanti nativi si sta drasticamente riducendo. Alcuni ragazzi hanno deciso di salvarlo dall'oblio, insieme all'immenso e antico patrimonio culturale che porta con sé
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Nell'estremo sud della Calabria, tra le pieghe di una terra ricca di storia e tradizioni, sopravvive una lingua antica: il grecanico. Questo idioma, discendente diretto del greco antico, è oggi al centro di un rinnovato interesse da parte delle giovani generazioni, determinate a preservare un patrimonio culturale millenario nonostante le numerose sfide che si presentano.
Parola dell’esperto | «Non chiamatelo dialetto, il grecanico è una lingua ancestrale sopravvissuta in Calabria dai tempi della Magna Grecia»
Il grecanico, parlato un tempo in vaste aree della Calabria meridionale e della Sicilia orientale, è oggi confinato in pochi comuni dell'Aspromonte, dove resiste come testimonianza vivente di un passato glorioso. Tuttavia, il numero di parlanti nativi si è drasticamente ridotto nel corso degli ultimi decenni, portando l'Unesco a classificare questa lingua come "seriamente in pericolo".
È in questo contesto che emerge il ruolo cruciale dei giovani studiosi e appassionati. Contro ogni previsione, un numero crescente di ragazzi e ragazze calabresi sta riscoprendo le proprie radici attraverso lo studio del grecanico. Questi giovani non si limitano a imparare una lingua; stanno abbracciando un'intera cultura, con le sue tradizioni, i suoi canti e le sue storie.
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Le motivazioni che spingono questi giovani sono molteplici. Per alcuni, è una questione di identità e di orgoglio per le proprie origini. Altri sono affascinati dalla ricchezza linguistica e culturale che il grecanico rappresenta. Ma per tutti, c'è la consapevolezza di stare partecipando a una missione di vitale importanza: salvare dall'oblio un pezzo insostituibile del mosaico culturale italiano ed europeo. Il percorso di questi giovani studiosi non è privo di ostacoli. La mancanza di materiali didattici moderni e accessibili è una delle prime difficoltà che incontrano. Molti si trovano a dover consultare testi antichi o a fare affidamento sulla tradizione orale dei pochi parlanti anziani rimasti. Inoltre, l'assenza di un sistema educativo strutturato per l'insegnamento del grecanico rende l'apprendimento un processo spesso solitario.
La storia dei giovani che studiano il grecanico è una potente testimonianza della resilienza culturale e dell'importanza della diversità linguistica. Questi ragazzi e ragazze, con la loro passione e determinazione, stanno dimostrando che anche le lingue più antiche possono avere un futuro, a patto che ci siano persone disposte a coltivarle e a farle crescere. Il loro impegno ci ricorda che ogni lingua è un tesoro inestimabile di conoscenza e identità, meritevole di essere preservato per le generazioni future.