VIDEO | Il coraggio mostrato da commercialisti e ragionieri italiani all’atto di unificare i rispettivi albi professionali al centro del libro edito da Luigi Pellegrini
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Dopo la prima presentazione ospitata nella sede del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Roma, Giorgio Sganga - già segretario del Consiglio stesso e direttore del giornale di categoria (nonché presidente della Fondazione Nazionale dei Commercialisti) - ha tenuto a battesimo anche a Paola la sua ultima fatica letteraria.
Nell’auditorium “F. Ferrari”, gioiello architettonico incastonato nel complesso monastico Sant’Agostino (sede del municipio tirrenico), dinanzi ad una platea gremita al punto che non sono bastati i posti a sedere, Sganga ha intrattenuto i presenti per circa due ore, sviscerando l’opera fino ai minimi termini senza con ciò intaccare la curiosità per il suo lavoro.
Al suo esordio in qualità di narratore, poiché in campo editoriale è già noto come saggista, l’autore ha voluto raccontare “Una Storia Italiana”, edito da Luigi Pellegrini, un libro in cui è ricostruito il percorso che ha portato all’istituzione e all’unificazione degli ordini dei commercialisti e dei ragionieri, «professioni senza le quali - ha rimarcato - la nazione non sarebbe quella che è».
Affiancato da personalità capaci di rendere la materia alla portata di tutti, Giorgio Sganga ha puntato molto sulla stimolazione di un dibattito che, a tratti, ha visto coinvolto anche il folto pubblico presente, partecipe delle esperienze condivise dal tavolo dei relatori, tra i quali il sindaco di Paola - Giovanni Politano - la consigliere regionale Sabrina Mannarino, il giornalista professionista Francesco Kostner e la professoressa Annarita Sganga.
Frutto di un lavoro corale che ha visto impiegate anche forze familiari - oltre alla figlia Annarita, che ha collaborato alla stesura del testo, bisogna annoverare la nipote Ester Saragò, che ha curato il progetto grafico di copertina, e il genero Paolo Caruso, autore dell’illustrazione caricaturale che chiude il volume - l’opera si prospetta come vero e proprio punto di riferimento per le nuove generazioni, spronate a progettare il futuro senza dimenticare di cogliere nel passato le criticità su cui riflettere e i tesori da custodire.
Con la verve che ne ha da sempre contraddistinto il tratto, Giorgio Sganga ha fornito molteplici spunti e curiosità, condividendo le ragioni alla base di ogni argomento trattato, e confidando sentimenti, emozioni e ricordi (struggente quello dedicato al compianto decano dei commercialisti paolani, Carlo Martello) da cui ha tratto ispirazione per sviluppare un volume da 270 pagine, un libro diviso in venti capitoli che - tra acute riflessioni e critiche pungenti (riservate soprattutto ai giorni d’oggi) - accompagnano il lettore verso un senso d’appartenenza alla comunità che, prima ancora della storia narrata, ne è la chiave di lettura principale (così come testimonia il drappo rosso indossato dall’autore nel disegno sulla quarta di copertina).