FOTO-VIDEO | Inaugurata la nuova sede del sodalizio musicale. Un momento di festa che ha segnato l'inizio della rassegna dedicata alle vittime della criminalità. Nel corso della serata anche un momento dedicato al regista di LaC Tv Michele Porcelli, scomparso tragicamente ormai due mesi fa
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Dopo 12 anni di lavoro e soddisfazioni l’Orchestra giovanile di Laureana di Borrello ha finalmente una sede. Sono i locali dell’ex pretura del comune della piana, presa in locazione dall’Agenzia del demanio, che dopo i lavori di restyling eseguiti in modo gratuito da volontari e ditte locali, sono ora pronti per le tante attività dell’associazione culturale Paolo Ragone. Al taglio del nastro della “Casa della musica”, questo il nome dato alla nuova sede, tante le autorità civili, militari e religiose presenti. Tra gli altri il sindaco Alberto Morano; il sottosegretario al Sud Dalila Nesci; il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il presidente del consiglio regionale della Calabria Giovanni Aruzzolo e il suo vice Nicola Irto; la dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore Raffaele Piria, Maria Rosaria Russo che ha contribuito alla fornitura di strumenti musicali e attrezzature; il vescovo mons. Francesco Milito; Francescantonio Pollice, direttore artistico di Ama Calabria; don Pino De Masi, referente di Libera per la piana; il generale Adelmo Lusi, da sempre vicino alle attività dell’associazione.
I musicisti del domani
Un momento che ha segnato un nuovo punto di partenza per una realtà che negli anni ha già formato tanti giovani musicisti come ha avuto modo di sottolineare il presidente dell’associazione, Franco Fruci: «Abbiamo dato decoro a questa sede grazie all’aiuto di tanti volontari per permettere ai nostri ragazzi di svolgere le loro attività e coltivare la passione per la musica. La nostra associazione è collegata con il conservatorio musicale di Vibo Valentia quindi i nostri ragazzi possono studiare e prepararsi per gli esami propedeutici per poi entrare al conservatorio. Tanti di loro si sono già laureati, molti hanno fatto esperienze all’estero o alla Scala di Milano. Possiamo certamente dire che dalla nostra associazione sono usciti grandi talenti e di questo siamo veramente orgogliosi».
La musica come maestra di vita
Per il direttore artistico dell'associazione e direttore dell'orchestra, Maurizio Managò: «La soddisfazione più grande è quella di aver avuto con noi tantissimi ragazzi in questi anni che oggi fanno “musica d’insieme”. Quello che diciamo sempre, al di là di quello che succederà nel futuro di questi giovani, se diventeranno o meno musicisti professionisti, è importante che facciano nella loro vita qualcosa nel sociale, come la musica d’insieme. E questo sarà per loro un ricordo che durerà per tutta la vita anche perché nella musica c’è tanto entusiasmo, tanta passione ma all’interno ci sono anche la disciplina e il rispetto delle regole e quindi, con le nostre attività, vogliamo abituare alla vita e alla società del domani i nostri ragazzi».
Musica e memoria
Musica e memoria si incontrano nelle aule della nuova sede dell’associazione, intitolate a uomini e donne vittime della criminalità come l’imprenditrice del posto Maria Chindamo, scomparsa ormai 5 anni fa in circostanze misteriose, alla quale è stata dedicata la vecchia sala udienze, diventata ora un piccolo auditorium. Una scelta dettata dal dovere, come società civile e come associazionismo, di essere sempre dalla parte giusta. «Io dico sempre ai ragazzi che c’è una linea sottile che ci porta dalla speranza alla devianza – ha aggiunto il direttore dell’orchestra Managò -. I ragazzi hanno bisogno di avere degli esempi e Maria Chindamo, Matteo Vinci, la piccola Marcella Tassone, uccisa tanti anni fa in questa cittadina, devono essere sempre ricordati».
«Dal 6 maggio di cinque anni fa al 6 maggio quest’anno e poi ancora oggi Maria sembrava che qualcuno l’avesse messa a tacere - ha aggiunto il fratello della donna, Vincenzo Chindamo - ma lei continua ancora a parlare tramite le tante iniziative e le tante richieste di verità e giustizia che questa comunità avanza nei confronti dello Stato e non solo. Proprio da questa associazione musicale è partita un’iniziativa, tanti anni fa, dal titolo “Maria è musica e la musica non è silenzio”. Continua a non essere silenzio e continuerà a non esserlo nella ricerca di verità e giustizia».
Primavera in musica
Dopo l’inaugurazione, un partecipato concerto all’aperto dell’orchestra ha dato il via alla storica rassegna Primavera in musica che animerà il comune reggino per una intera settimana. Accanto ai giovani musicisti, tra questi pure la figlia di Maria Chindamo, anche il sassofono di Matteo Vinci, ucciso da un’autobomba a Limbadi nel 2018. Per lui un ricordo sulle note del Silenzio e contestulamente un omaggio all'Arma dei Carabinieri in occasione del 207° anniversario dalla fondazione. «Io voglio spronare questi giovani – ha commentato la mamma di Matteo, Sara Scarpulla – perché mio figlio è un esempio di vita e devono seguire le tracce che ha lasciato. Solo così non sarà stato inutile il sacrificio della sua vita».
Nel ricordo di Michele Porcelli
Nel corso della serata inoltre un momento dedicato alla memoria del regista e operatore di ripresa di LaC tv Michele Porcelli, morto due mesi fa in un tragico incidente, amico dell’associazione. Per lui una targa, ritirata dalla giornalista Rossella Galati, e il riconoscimento di socio onorario dell’orchestra giovanile di Laureana di Borrello che insieme al maestro Antonio Tinelli, docente di clarinetto al conservatorio di Bari e direttore artistico del concorso internazionale Saverio Mercadante, ha voluto dedicare al caro Michele un omaggio musicale.