VIDEO | I rappresentanti delle diverse istituzioni religiose presenti sul territorio del Tirreno cosentino si uniti in cerchio, tenendosi per mano, ballando sulle note di un inno. Insieme a loro c'era anche l'assessore Gianluca Gallo
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«C'è un valore universale dietro al cedro di Santa Maria del Cedro, per i simbolismi che rappresenta e per la grande opportunità di essere ambasciatore di pace e momento di internazionalizzazione per l'immagine della Calabria nel mondo». Sono le parole di Angelo Adduci, presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, ente organizzatore del Mediterraneo Cedro Festival. La nuova edizione si è tenuta sul lungomare Perlasca di Santa Maria del Cedro dal 5 all'8 settembre.
Nel corso dell'ultima serata, i rappresentanti delle diverse istituzioni religiose presenti su tutto il territorio del Tirreno cosentino, tra cui il vescovo Stefano Rega della diocesi San Marco Argentano-Scalea, si uniti in cerchio, tenendosi per mano, ballando sulle note di un inno per la pace del mondo. Insieme a loro c'era anche Gianluca Gallo, assessore all'Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria.
Evento di promozione e di pace
L'evento, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Santa Maria del Cedro e della Regione Calabria, è una vera e propria celebrazione dell'agrume, che qui viene coltivato da sempre e che rappresenta il simbolo dell'unione con il mondo ebraico. Ad agosto di ogni anno, infatti, numerosi rabbini vengono personalmente a scegliere i cedri da utilizzare poi per il Sukkot, la festa più importante del calendario ebraico. Ma dal momento che le religioni sono spesso causa di conflitto in ogni angolo del mondo, quest'anno l'organizzazione ha deciso di coinvolgere anche gli esponenti territoriali di altre confessioni religiose e di unirli in un abbraccio collettivo per dire che la convivenza civile tra i popoli è possibile.
«Chiudiamo questa manifestazione – ha detto ancora Adduci – con con il tema "Un cammino di tolleranza e di pace all'insegna del Cedro". Si tratta di una manifestazione straordinaria, riuscita grazie alla sinergia di tutti». Sul lungomare Perlasca, i partecipanti al festival hanno potuto visitare anche i vari stand enogastronomici e conoscere proprietà e gusti di un agrume unico nel suo genere.
Il richiamo alla convivenza civile
Soddisfatto anche l'assessore Gallo. «Noi abbiamo avuto un riconoscimento importante in questi anni sul cedro, sia da parte del Ministero delle Politiche agricole che dell'Europa: la Denominazione di Origine Protetta. Attorno a questo riconoscimento stiamo costruendo un'efficace azione di promozione, insieme al Consorzio, insieme al suo rappresentante Angelo Adduci e insieme ai produttori. Il cedro è stato protagonista come frutto della pace e riconciliazione ed è stato il protagonista indiscusso: ha messo insieme su questo palco i rappresentanti di tante confessioni religiose in un pianeta fatto di intolleranze, di discriminazioni e di tanto sangue versato da innocenti, donne, bambini e anziani. Invece in Calabria, terra di integrazione e di accoglienza, è giusto che ci sia attraverso il cedro un richiamo alla pace e alla convivenza civile».