Porte delle scuole aperte per la prima volta stamattina per i docenti: si sono riunite infatti le commissioni, per la prima volta del tutto interne ad eccezione del presidente. Il ministro Azzolina: «È un primo segnale di ritorno alla normalità»
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Si sono ufficialmente riaperte le porte delle scuole questa mattina per la prima volta dopo mesi. Nello specifico, quelle delle secondarie di secondo grado: si sono infatti riunite stamattina le commissioni d’Esame e mercoledì 17 a varcare le porte saranno i maturandi. Un esame di Stato anomalo quest’anno, che per la prima volta prevede l’ammissione anche degli alunni con insufficienze e docenti tutti interni ad eccezione del presidente, oltre a modalità del tutto inedite con la sola prova orale.
Le commissioni d'Esame in riunione plenaria dovranno procedere con l'estrazione della classe e della lettera dei cognomi di chi farà per primo l'esame e quindi stilare il calendario dei colloqui, massimo cinque per giornata. Colloqui molto più lunghi del solito, circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi: la prima è la presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno e assegnato dai docenti entro il 1 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta; quindi sarà la volta dell'analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell'anno in sostituzione della prima prova scritta; segue poi una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi una relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto ('Percorsi per Competenze trasversali e l'orientamento' ex alternanza scuola-lavoro) e per ultimo il candidato dovrà rispondere ad una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione che potrebbe, su richiesta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, anche riguardare come lo studente ha vissuto il lockdown.
«Resto convinta che fosse giusto mantenere gli Esami, farli in presenza e in sicurezza. Perché con il secondo ciclo si chiude un lungo percorso di studi e l'Esame è uno snodo verso la vita da adulti. Era giusto far vivere questo passaggio agli studenti. Oggi la scuola comincia a ripopolarsi. È un primo segnale di ritorno alla normalità». È quanto scrive il ministro Azzolina sulla sua pagina Facebook.
La maturità sarà anche una prova generale del ritorno in classe, in attesa che si stabilisca quando ricominceranno le lezioni nelle aule. Per il momento si punta al 14 settembre: è questa infatti la data proposta dal ministero dell’Istruzione alle Regioni per il ritorno alla piena normalità scolastica.