Martirano, il sindaco: «Il museo è frutto dell’attività di ricerca di don Stranges»

Nel borgo della provincia catanzarese sta prendendo corpo una querelle che vede protagonista il museo Mamertum. Attori della diatriba: la confraternita dell’Immacolata, il parroco della comunità e l’amministrazione comunale

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di Redazione
5 dicembre 2019
10:17

A Martirano, borgo della provincia catanzarese, in questi giorni sta prendendo corpo una querelle che vede protagonista il museo Mamertum. Attori della diatriba: la confraternita dell’Immacolata guidata dal priore Francesco de Medici, il parroco della comunità e l’amministrazione comunale.

Proprio quest'ultima è intervenuta sulla vicenda sottolineando, in una nota, che «la promozione del territorio in questa nostra Regione a volte passa anche attraverso il buonsenso ed il superamento di steccati legati a campanilismi di quartiere. Piccoli borghi che andrebbero aiutati nello sforzo immane che compiono per restare in vita,  per mantenere le proprie radici e la propria identità a volte devono lottare contro la chiusura mentale di chi cerca in tutti i modi di mantenere antichi e polverosi privilegi».


«La vicenda del museo Mamertum - si legge -  continua a provocare polemiche all’interno della comunità di Martirano Antico rispetto alle pretese della confraternita dell’Immacolata che continua ad esigerla come sede storica. Il primo cittadino in una nota ha addirittura messo in dubbio l’esistenza della stessa Confraternita sostenendo che da quando è sindaco non ha mai conosciuto il signor Francesco de Medici ossia il priore della confraternita stessa». Secondo Bartolotta «il museo è frutto  di una incessante e faticosa attività di ricerca da parte di don Antonio Stranges sia per l’allestimento che per l’apertura. Si tratta di un importante luogo della memoria della storia di Martirano oltre a rappresentare una irrinunciabile occasione di sviluppo economico per la sua naturale ricaduta turistica».

«Da parte sua don Antonio Stranges» continua la nota «riconosciuto da tutta la comunità martiranese e dalla stesso sindaco, quale importante riferimento culturale sostiene che da quando egli stesso è diventato parroco di Martirano, ossia dal 1999 non ha mai avuto a che fare e non ha mai collaborato con la sedicente confraternita la quale, pur rivendicando le proprie antichissime origini non ha mai di fatto operato in Martirano Antico». 

«La questione del museo di Martirano – prosegue e conclude il comunicato - sta dunque assumendo contorni pittoreschi, a tratti goliardici, dal momento che, così come risulta da alcuni articoli apparsi nelle scorse settimane sulla stampa, il signor de Medici, residente a Martirano Lombardo e per lo più sconosciuto invece a Martirano Antico, continua a rivendicare privilegi, ruoli, competenze  e primogeniture che neanche la stessa Diocesi al momento riesce a sostenere. Lo stesso Vescovo Sua Eccellenza Schillaci ha preso atto del fatto che non esiste alcun atto che possa giustificare la presenza dell’Arciconfraternita dell’Immacolata al posto del Museo. L’auspicio quindi a questo punto è che, quanto prima, la situazione si ristabilisca ritornando nell’alveo naturale del corretto e fruttuoso percorso tracciato dal parroco don Antonio Stranges così come tutta la comunità martiranese pretende a gran voce».

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