La domenica delle Palme a Bova è un tripudio di colori. Nel borgo antico, accanto ai sacerdoti che in processione percorrono le vie ai fini della benedizione delle palme e dei ramoscelli d’olivo, emergono strane figure, esili sagome vegetali variopinte, adornate di fiori e frutta e portate dai giovani bovesi sino all’interno della chiesa, per una solenne benedizione.

Sono le cosiddette “Pupazze” e rappresentano nella loro intima simbologia le due culture che hanno avvinto nei secoli l’area grecanica della Calabria: quella pagana e quella cristiana. Dopo la benedizione, momento emozionante e solenne, le figure vengono smembrate proprio dagli stessi partecipanti e ridotte in “steddhi” che ciascuno porta con sé e colloca in camera da letto o in campagna. La “steddha” di valore beneagurante ripropone la duplicità insita in tutto il rito poiché l’elemento naturale, umile e terrestre, per effetto dell’acqua benedetta, diviene un amuleto sacro da preservare e custodire nei luoghi dell’intimità e nei luoghi di lavoro, laddove, in altri termini, l’essere umano esprime i sentimenti più forti e più veri. Tutto questo nel racconto del nostro videoreporter Saverio Caracciolo che andrà in onda domani alle 13:30 e alle 20:00 su LaC TV (Canale 19 del DTT).