Alexandre Dumas in Calabria alla scoperta dell'eredità letteraria nello splendore del Mediterraneo. Il professor Giuseppe Giordano ci ha narrato di quando lo scrittore francese, giunto a Vena di Maida, si innamorò dell’abito tipico di una donna. Dopo averla convinta ad indossarlo esclamò con stupore la sua meraviglia e decise di scriverla addirittura in un suo romanzo. Lo scrittore era in Italia al seguito delle truppe di Garibaldi al quale stava facendo da biografo per narrarne l’impresa.

Leggi anche

La Calabria è stata per lungo tempo una destinazione apprezzata per la sua splendida costa, anche in tempi passati. Tuttavia, ciò che molti visitatori non riescono a realizzare è la storia letteraria profondamente radicata che risiede in questi paesaggi baciati dal sole. Alexandre Dumas era un avido viaggiatore, cercava incessantemente ispirazione dalle diverse culture che incontrava. A metà del XIX secolo, Dumas intraprese un viaggio trasformativo in Italia, segnando l'inizio della sua storia d'amore con la Calabria.

Attratto dal ricco patrimonio storico della regione, dai paesaggi drammatici e dagli abitanti cordiali, Dumas si ritrovò incantato da una terra che avrebbe esercitato un'influenza indelebile sulle sue opere. Ispirazione letteraria: l'aura mistica della Calabria, intrisa di antiche tradizioni e leggende, ha alimentato l'immaginazione di Dumas. Ha esplorato meticolosamente la regione, immergendosi nel suo folklore e negli avvincenti eventi storici. Questa profonda immersione nel patrimonio culturale calabrese ha dato vita ai personaggi e alle ambientazioni delle sue opere letterarie, in particolare "Il bandito siciliano" e "La collana della regina". "Il bandito siciliano" e il suo legame con la Calabria: il testo racconta la storia avvincente di un giovane nobile diventato rinnegato, Cataldo. Ispirato dai famigerati briganti calabresi che combatterono contro l'oppressivo regime borbonico.