La pinacoteca della Casa della cultura di Palmi ha ospitato un nuovo incontro, nell’ambito della 10° edizione del Festival nazionale di Diritto e Letteratura, protagonista lo scrittore Diego De Silva. Il padre dell’avvocato Vincenzo Malinconico, la fortunata saga che fin qui si dipana attraverso sei romanzi e una fortunata fiction televisiva, ha dibattuto intorno al tema “Processi di piazza e processi in Piazza” con cui gli organizzatori hanno voluto affrontare le questioni inerenti al rapporto tra giustizia e mezzi d’informazione.

Lo scrittore si è confrontato con tre giudici, ovvero Antonio Salvati – nelle vesti di promotore del Festival – Emanuele Crescenti, capo della Procura palmese e Antonio Di Matteo, presidente del tribunale di Vibo Valentia.

Il folto pubblico che ha seguito l’incontro, classificato nella sezione “eventi speciali” della manifestazione, ha potuto in tal modo farsi una opinione riguardo al rispetto della Costituzione – che secondo Salvati «stabilisce la differenza tra piazza che ragiona di pancia e popolo che ha dei diritti» - mentre Di Matteo ha invocato «la professionalità che deve riguardare tanto gli operatori dell’informazione, quanto i magistrati».

Per Crescenti, che ha sottolineato la pericolosità di eccezioni in cui «il processo può diventare un’ordalia», la giustizia «è un fatto tecnico e come tale deve essere vissuto dai cittadini e dagli operatori che la esercitano e la raccontano». Un incontro pieno di significati, quindi, e la brillantezza di De Silva – che ha anticipato che è in corso di definizione una seconda serie televisiva – ha fatto sì che attraverso letture e scambio di opinioni, si inverasse una volta di più la formula riuscita di un Festival che riesce ad essere accattivante sia per i lettori, che per quanti hanno a che fare con l’universo giustizia.