VIDEO | Il museo archeologico della frazione Lazzaro, riconosciuto di interesse regionale nel 2019, custodisce molti preziosi reperti rinvenuti grazie agli scavi effettuati nel territorio
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La Calabria greca è una terra di millenaria cultura, ricca di fascino e storia. Testimonianza tangibile ne sono i reperti custoditi all’interno del Museo Archeologico Antiquarium Leucopetra, a Lazzaro: resti di antichi insediamenti greci, romani e delle epoche successive esistiti in diverse aree del territorio di Motta San Giovanni. Il piccolo centro museale è situato all’interno di un palazzo in stile Liberty della prima metà del Novecento, ex Caserma della Guardia di Finanza: la struttura architettonica è stata restaurata, recuperata e organizzata perché potesse avere una nuova destinazione d’uso. Riconosciuto come “museo di interesse regionale” nel 2019, oggi l’Antiquarium Leucopetra è sempre più un punto di riferimento per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio e contribuisce altresì allo sviluppo turistico della zona, grazie all’interesse di molti visitatori.
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All’interno del museo i reperti sono sistemati in teche disposte in quattro sale, ripartite per tipologia ed epoca di provenienza. Di notevole pregio sono la Stipe Votiva dedicata al culto di Demetra e Persefone risalente al III sec. a.C, proveniente dallo “Stretto della Ferrina” sito lungo la strada che da Lazzaro conduce al centro abitato di Motta San Giovanni, e i ritrovamenti effettuati durante gli scavi archeologici all’interno della fortezza di Motta S. Niceto. Rilevante è anche una lucerna giudaica del IV/V secolo d.C. decorata a stampo con il simbolo della menorah, testimonianza della presenza ebraica già nell’antica Leucopetra. Ma il fiore all’occhiello del museo sono senza dubbio i resti di una Villa Romana con Mausoleo e quelli di un abitato tardoantico del II-III sec. d.C.
Il Museo Archeologico Antiquarium Leucopetra di Lazzaro vive anche grazie all’ausilio dei volontari del servizio civile e al coordinamento della pro loco del comune di Motta san Giovanni, che organizzano visite guidate, aperture straordinarie e laboratori per i più giovani. Attività preziose per far sì che le nuove generazioni possano avvicinarsi a quella tradizione di cui dovranno essere i custodi, in un futuro che guarda sì al progresso e all’innovazione, ma che deve saper fare tesoro delle proprie radici. «Facciamo questo lavoro con molta passione - afferma Davide Neri, studioso di archeologia, ai microfoni di Grecanica News - perché riusciamo a trovare le origini, il nostro passato, e quindi creare un collegamento, un collante con il presente. In più si tratta di un lavoro di valorizzazione del nostro territorio, per cui risulta ancora più importante per noi».