Uno dei riti religiosi più diffusi in Calabria è quello della Vergine del Rosario, che si celebra ogni anno la prima o la seconda domenica di ottobre. La statua raffigurante la Madonna, che gira per le vie delle città, è vestita con un abito azzurro e una corona del rosario tra le mani. Per l’occasione le città e i piccoli paesi che la festeggiano si riempiono di luci, suoni e colori, in una festa che unisce sacro e profano. Fede e devozione caratterizzano le processioni del sabato sera e della domenica mattina, mentre degustazioni di prodotti tipici, canti e balli folcloristici rallegrano le serate. La manifestazione rappresenta un’occasione per immergersi nelle usanze popolari della tradizione.

 

Le origini storiche tra sacro e profano

La devozione alla Madonna del Rosario ha origini storiche ben precise. Risale alla vittoria che i cristiani riportarono sull’Impero Ottomano nel 1571, la Vergine, infatti, veniva invocata come "regina delle vittorie". Anticamente fu istituita una ricorrenza per celebrare la vittoria, che prendeva il nome di "Festa della Madonna della Vittoria", dal papa Pio V. Il pontefice volle onorare la battaglia di Lepanto, svoltasi il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della Lega Santa, formata da Spagna, Repubblica di Venezia e Stato della Chiesa, sconfisse quella dell'Impero Ottomano. Battaglia importante anche per la nostra regione, visto che moltissimi furono i calabresi a prendervi parte, e uno di essi, Uluc Alì, catturato in tenera età a Isola Capo Rizzuto e convertitosi all'islam, fu addirittura comandante dell'ala sinistra della flotta saracena.


Questo trionfo fu determinante per l’Europa cristiana, la Spagna e la Sicilia, oltre ad altre zone d’Italia che tornarono alla fede cattolica. Da un punto di vista prettamente religioso, la tradizione vuole che il culto alla Vergine del Rosario si debba a San Domenico il quale, durante un'apparizione della Madonna, ricevette un rosario che, da lì a poco, si diffuse in tutto il mondo.


Il culto in Calabria

La Madonna del Rosario viene celebrata in numerosi centri della Calabria, e di molte città è protettrice.

Mammola, un comune in provincia di Reggio, ogni anno per far rivivere la devozione per questa figura, organizza delle processioni che portano la seicentesca statua lungo le strade della città. Il primo sabato sera e la prima domenica di ottobre, i priori e i membri della confraternita dell'Annunziata e dell'arciconfraternita del Rosario, vestiti con i caratteristici abiti di fogge tradizionali, portano gli antichi stendardi che ricordano anni di storia delle congreghe mammolesi, che si rinnovano di generazione in generazione. Prima che inizi la festa, si riproduce il rito della vestizione (cerimonia solenne durante la quale si indossa per la prima volta l'abito religioso) dei nuovi confratelli e consorelle vestiti con abiti tradizionali, seguito da una breve processione della Madonna.
Durante la processione la Vergine viene portata a spalla dai "fratelli" dall'arciconfraternita per le vie del paese, allietata da gruppi musicali, rullo dei tamburi e fuochi d'artificio.

 

In prossimità della villa comunale a Vibo Valentia si trova la chiesa dedicata alla Madonna del Rosario. La festa che celebra la Vergine è uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dalla comunità vibonese. Durante la prima domenica di ottobre eventi laici e religiosi animano le zone limitrofe alla Chiesa, a lei dedicata.
La festa della Madonna del Rosario è uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dalla comunità nicoterese. La chiesa del Rosario è uno dei fulcri della spiritualità a Nicotera, costruita nel XVI secolo da maestranze locali, sui resti di un edificio più antico che potrebbe essere un sito cistercense. La festa dura due giorni, la prima giornata è dedicata alla preghiera per il santo rosario, a questa seguono i vespri solenni in onore della Madonna. Il giorno successivo per le vie della città prende piede la processione. Per allietare ogni anno la ricorrenza vengono organizzati concerti del complesso bandistico della Città di Nicotera e concludono la serata i consueti fuochi di artificio.

 


A Bonifati, un comune in provincia di Cosenza, la Madonna del Rosario è la santa protettrice e viene celebrata ogni anno la prima domenica di ottobre e il 22 gennaio. Secondo la tradizione religiosa popolare la Vergine salvò la città da una tempesta. La ricorrenza è un momento non solo legato alla fede, ma anche di condivisione, dove tutti i bonifatesi si ritrovano per rinnovare la propria appartenenza alla loro comunità. Molti di loro, per l’occasione, rientrano dai diversi luoghi dove sono emigrati da anni, per trascorrere insieme la giornata con i famigliari e amici. La serata viene solitamente allietata da concerti nella piazza principale della città.

 

La comunità di Squillace, comune in provincia di Catanzaro, ricorda ogni anno, durante la prima domenica di ottobre la festa della Vergine del Rosario presso la parrocchia di San Giorgio con un programma religioso che prevede la consueta celebrazione della messa, la processione per le vie cittadine e diverse iniziative ludiche, come tornei di pallavolo, carte e ping-pong. Durante la serata, nei locali dell’ex convento momenti ricreativi coinvolgono l’intera cittadinanza, con l’allestimento di stand enogastronomici, spettacoli musicali e fuochi d’artificio pirotecnici.

 

Connubio di fede e folklore a Petilia Policastro, in provincia di Crotone, dove la celebrazione viene rinnovata ogni anno nella chiesa della Madonna Annunziata. Ad aprire i festeggiamenti è la processione che percorre le principali strade cittadine, accompagnata da diversi gruppi musicali. La festa in onore della Madonna del Rosario è uno degli appuntamenti più importanti dell'anno per gli abitanti. L'appuntamento religioso si svolge in una delle più antiche chiese della cittadina dell'alto Marchesato crotonese, luogo che conserva una statua marmorea della Madonna, realizzata della scuola del Gagini (noto scultore e architetto italiano del '400) e sull'altare si può osservare l'affresco di Cristoforo Santanna, pittore calabrese del '500.