VIDEO | Il circolo reggino è uno delle associazioni culturali più prestigiose d'Italia con un patrimonio stimato intorno agli 11mila volumi
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Fiore all’occhiello di Reggio Calabria è senz’altro il Circolo culturale Rhegium Julii baluardo della cultura da ormai cinquant’anni. “L’Arte di Leggere, il Vizio di Scrivere”, è il suo motto e riflette l’obiettivo che da sempre si pone, quello di promuovere la lettura, i libri soprattutto nei giovani e nelle scuole per garantire la formazione di giovani con alle spalle una preparazione di grande qualità. Oggi è un punto di riferimento e svolge un ruolo essenziale nella promozione della coesione sociale, nella preservazione del patrimonio culturale, nello stimolo alla creatività, nello sviluppo delle competenze e nel benessere psicologico ed emotivo.
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Situato in Via Aschenez,239 deve la sua fondazione a un gruppo di giovani poco più che ventenni (Francesco Barillà, Giuseppe Bertone, F.lli Saiace, Pietro Mario Mura) che coordinati da Giuseppe Casile sognavano di intercettare nella città di Reggio Calabria e nel Mezzogiorno i flussi di modernità che provenivano dal resto dell’Italia, capaci di ampliare gli orizzonti per un Sud più aperto e meno passivo. Volevano valorizzare la Calabria e investire tempo e attenzioni sulla cultura, sull’arte nel campo della letteratura confrontandosi poi con personalità nazionali ed internazionali. Ha lasciato il segno di un significante cambiamento e vivacità di Reggio Calabria, divenendo sin dai suoi primi anni una delle associazioni culturali più prestigiose d’Italia con un proprio patrimonio librario oggi stimato intorno agli 11.000 volumi.
Ospita programmazioni e intrattenimenti culturali di grande rilievo come caffè letterari, cenacoli letterari, incontri con autori locali, nazionali ma anche internazionali. Ha arricchito il panorama culturale con i Premi nazionali Rhegium Julii, con la narrativa, saggistica, poesia, giornalismo, attraverso studi meridionalistici, un premio per l’inedito. È bene ricordare i cinque premi Nobel presenti in passato al” Premio internazionale Città dello Stretto” ossia Josif Brodskij, Derek Walcott, Toni Morrison, Seamus Heaney, Rita Levi Montalcini. Inoltre in quattro occasioni dirigenti del Circolo e vincitori sono stati ricevuti dai Presidenti della Repubblica pro- tempore Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga, Giorgio Napolitano. «Da più di 50 anni realizziamo iniziative di notevole spessore culturale sempre gratuite ed accessibili a tutti perché la cultura non sia una professione per pochi, ma una opportunità per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo».