VIDEO | L'ordinario dell’Unical lo ha presentato nella sala lettura della biblioteca del Santuario di San Francesco nel corso di un incontro cui ha preso parte anche l’Arcivescovo emerito di Reggio Calabria Morosini
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È stato presentato nella sala lettura della biblioteca del Santuario Regionale di San Francesco di Paola, il libro dal titolo “Una fede alla prova - Sociologia del cattolicesimo italiano”, del professor Vincenzo Bova, Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università della Calabria.
Accolto dal padre provinciale dell’Ordine dei Minimi, Francesco Trebisonda, l’autore è stato affiancato da relatori d’eccezione, come l’arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, e le professoresse Caterina Provenzano, giornalista e critico letterario, e Daniela Turco, dell’Istituto Teologico Cosentino “Redemptoris Custos”.
I cambiamenti avvenuti in seno al cattolicesimo sociale negli ultimi ottant’anni, i vari "cattolicesimi" sorti a partire dall’istituzione della Repubblica, il "percorso di pluralizzazione dei contenuti e delle forme del credere" e i "mutamenti sociali" che hanno influenzato l’attività pastorale, sono stati affrontati da Bova con il contributo di altri sociologi delle religioni, concordi nell’affermare la presenza della Chiesa italiana sul territorio e la funzione del laicato impegnato.
«È un libro che analizza la crisi che la religione cattolica e la chiesa stanno vivendo, in questo momento, in Italia – ha detto monsignor Fiorini Morosini – Una crisi che si inserisce in questa crisi generale che c’è nel mondo, siamo, come dice il Papa, in un cambiamento totale, un cambiamento d’epoca, e quindi la chiesa vive anche il suo momento di crisi, di confronto e di adattamento. Per cui, dal punto di vista dell’indagine sociologica – ha concluso l’arcivescovo – il professore Bova, ha esposto quali sarebbero i termini di questa crisi».
Dal canto suo, l’autore del saggio, ha spiegato che il libro è nato da una riflessione «che dura almeno da quindici anni». «In questo libro – ha proseguito il professor Vincenzo Bova – c’è dentro la ricerca fatta personalmente, ma c’è dentro anche la ricerca che è stata svolta dalla comunità scientifica, dai sociologi della religione. Quindi un’attenzione particolare alle trasformazioni che ci sono state negli ultimi venti, trent’anni. Delle trasformazioni che sono state molto importanti, dal punto di vista della quantità e velocità del cambiamento. Quantità e velocità che hanno lasciato le grandi istituzioni, tra le quali la Chiesa, come costrette a rimodulare la loro presenza, a riorganizzare la loro presenza. Ecco, come problemi che ci sono rispetto alla capacità di interpretare il cambiamento. L’Italia, potremmo dire, entra in crisi quando entra in crisi un certo tipo di religiosità, e questo bisogno di senso, di significato, deriva proprio dalla difficoltà con cui si interpreta ciò che è cambiato, ciò che è nuovo, e della capacità del messaggio cristiano – ha concluso Vincenzo Bova – di risultare attuale anche rispettò a ciò che la società attuale ci propone».