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Come tradizione vuole, si è tenuta questa mattina nella Basilica Cattedrale di Crotone la “calata” del quadro della Madonna di Capocolonna, dall'altare particolare alla navata centrale, dando così inizio ai festeggiamenti per il mese mariano. Un bagno di fedeli ha invaso il Duomo per partecipare a questo rito così antico, ma che ogni volta ha un sapore nuovo e che rappresenta l'amore verso la sacra effige. Tanta la commozione dei fedeli che hanno portato il saluto al quadro baciandolo e pregando.
«E' una madre che viene incontro ai suoi figli, i quali riconoscono in lei non solo un segno identitario – ha dichiarato don Serafino Parisi, Rettore della Basilica Cattedrale, in merito alla calata – ma anche un punto di riferimento, una madre alla quale ricorrere nei momenti di difficoltà e per presentare i momenti di gioia. Quest'anno lavoriamo su un tema, che tra l'altro ci è stato suggerito qualche settimana fa da Papa Francesco nell'Esortazione Apostolica “Gaudete et exsultate”, che è un po' l'idea della santità nel mondo contemporaneo; il Santo Padre parla di una santità quotidiana, e in questa Esortazione Apostolica parla alla fine anche di Maria con una grande tenerezza, poiché dice che la Madre si è messa a disposizione del Signore e ti attende, anche per risollevarti, e non ti giudica. Il Papa conclude dicendo di continuare a dire “Ave, o Maria”, un modo per ristabilire questo rapporto».
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Le fasi più importanti del mese mariano riguarderanno il rito del “bacio”, il secondo giovedì di maggio, il secondo sabato, invece, la sacra effige sarà portata in processione all'ospedale cittadino per incontrare i malati, per poi arrivare al momento clou della festa: il pellegrinaggio a Capocolonna. Nella notte tra il terzo sabato e la domenica, i fedeli portano il quadro dal Duomo di Crotone alla chiesetta sul promontorio di Hera Lacinia; rimane li tutta la giornata, per poi far rientro la sera via mare, accompagnata con i pescherecci. Ogni sette anni, invece, viene portato in processione il “quadro grande”, ovvero il quadro originale della Madonna, e il ritorno a Crotone viene fatto a piedi, con l'effige che viene posta su un carro trainato da buoi; gli altri anni la processione si fa con una copia moderna. L'anno prossimo capita il settennale.