VIDEO | Secondo i dati del dossier statistico presentato a Catanzaro, nella nostra regione aumenta gli stranieri che, complessivamente, raggiungono raggiunge il 5,5%
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La popolazione straniera in Calabria al 31 dicembre 2017 conta 108.494 residenti, pari al 5,5% della popolazione complessiva, rispetto ad un valore che cinque anni prima era attestato al 4,4%. Se da un lato gli stranieri residenti nella nostra regione risultano in forte crescita, ovvero 5.670 in più rispetto al 2016, dall'altra la popolazione autoctona fa registrare un costante decremento, imputabile ai bassi livelli di fecondità e alla ripresa dei flussi migratori dei giovani calabresi verso il centro nord Italia e verso l'estero. Nell'arco del 2017 infatti la Calabria ha perso 5.000 calabresi. E' questa la fotografia che viene fuori dal Dossier Statistico sull'Immigrazione 2018 presentato a Catanzaro, così come nelle altre regioni italiane, realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos, rappresentato da Roberta Saladino, in partenariato con il Centro Studi Confronti.
I numeri
Nella sala verde della Cittadella Regionale, difronte ad una platea composta prevalentemente da studenti di sociologia, è stato inoltre evidenziato che gli stranieri residenti in Calabria sono concentrati soprattutto nelle province di Cosenza (35.559), e Reggio Calabria (32.870), seguite con valori nettamente inferiori da Catanzaro (19.140), Crotone (12.789), dove però si registra la più alta incidenza degli stranieri sull'intera popolazione residente (7,3%), e Vibo Valentia (8.136). Relativamente al genere invece, le donne rappresentano il 49% dei residenti stranieri. Nel corso dei lavori, coordinati da Vito Samà del dipartimento lavoro, formazione e Politiche sociali, unità operativa immigrazione della Regione Calabria, si è inoltre parlato degli aspetti positivi dell'immigrazione, tema affidato al pastore della comunità valdese di Catanzaro Jens Hansen, della "accoglienza che cura" con il presidente del comitato Croce Rosa Italiana Crotone Francesco Parisi, delle società plurali con Maria Teresa Terreri presidente di Cidis Onlus, e ancora l'esperienza del Mulinum di San Floro con l'imprenditore Stefano Caccavari, per ribadire che una emigrazione al contrario è sempre possibile.