San Martino di Finita onora la tradizione trasmettendo l’arte della tessitura. In un mondo sempre più moderno e digitalizzato, rappresenta un'importante connessione con il passato, un'espressione tangibile della creatività umana e un legame con le nostre radici culturali. È una delle più antiche forme d'arte e artigianato che ha attraversato secoli e culture, dando vita a opere di straordinaria bellezza e significato. Le prime forme di tessitura sono state scoperte in siti archeologici risalenti a migliaia di anni fa, dimostrando l'importanza di questa pratica tramandata da padre in figlio, di generazione in generazione.

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Oggi che è possibile acquistare facilmente un filato è fondamentale mantenere viva questa tradizione. Persiste il bisogno di maestri e giovani che abbiano la voglia di imparare questa forma d’arte, per far sì che non si  perda in futuro. Una figura di riferimento che adempie a questo compito è senza dubbio Vincenzo Perrellis. Oltre a essere insegnante di lingua e cultura slbanese è da sempre tessitore del telaio tradizionale della tessitura artistica arbëreshë tipica di San Martino di Finita.

«Sono a completa disposizione dei giovani della comunità in cui sono nato, cresciuto e in cui ho deciso di restare fino alla fine dei miei giorni», afferma il maestro Vincenzo Perrellis. Si tratta di un procedimento lungo e complesso composto da diverse fasi. Si parte dal montaggio dell’ordito, all’utilizzo di filati che lo stesso maestro ha prodotto manualmente dagli anni 20’ ai 50’ e molti dei quali tinge con fibre naturali utilizzando il sistema tradizionale. La complessità risiede nell’aritmetica necessaria per il conteggio dei fili. Si tratta di migliaia di fili e bisogna effettuare delle divisioni per capire la giusta collocazione nel telaio, in base anche alla lunghezza e larghezza del filato desiderata.