VIDEO | Sono sempre meno le persone che parlano o che hanno la voglia e dedizione di impararla e trasmettere l'antica lingua. Ma il docente non si è mai arreso
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Il professore e scrittore Salvino Nucera ricopre un ruolo fondamentale per la trasmissione della lingua grecanica. Sia attraverso la sua attività accademica che come autore prolifico, conferenziere e mentore ha diffuso il suo amore per il sapere, ispirando generazioni di studenti e appassionati. Ha abbracciato progetti che promuovono la cultura e l’educazione, lavorando instancabilmente per ampliare gli orizzonti culturali della società.
Attraverso iniziative innovative e collaborazioni trasversali, ha dato vita a ponti tra diverse discipline e comunità, contribuendo così a creare un terreno fertile per la crescita intellettuale e sociale.
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Ricopre incarichi di responsabilità in seno ad associazioni culturali con frequenti scambi fra i greci dell’Ellade e i greci di Calabria.
Come un faro è un punto di riferimento affidabile e una fonte di ispirazione per coloro che si trovano nella sua vicinanza ed è la sua umanità che lo rende veramente straordinario. Nucera è noto non solo per la sua vasta conoscenza, ma anche per la sua gentilezza, la sua capacità di ascolto e il suo sostegno verso coloro che cercano la sua guida. Nonostante il suo impegno, non è facile lottare per salvaguardare e tramandare le proprie origini, la propria storia, le tradizioni ma soprattutto la lingua. La lingua grecanica seppur testimone dell’esistenza di una forte connessione storica e culturale tra la Calabria meridionale e la Magna Grecia si sta perdendo. Sono sempre meno le persone che la parlano o che hanno la voglia e dedizione di impararla e trasmetterla.
«Mi dispiace dirlo ma tra le molteplici persone che vengono qui per conoscere il grecanico, sono poche le persone del posto. Sono piuttosto poliglotti, studenti molto appassionati, persone che conoscono il greco, per lo più provenienti dall’estero», afferma il prof. Nucera.
Nonostante ciò continua la composizione di opere, la produzione di romanzi ma soprattutto la ricerca di parole molto antiche che chiama “Loghia Diaforimèna” ossia parole sparpagliate, titolo di un suo libro di poesie in calabro-greco con traduzione italiana a fronte.
Continuerà l’impegno nelle classi d’insegnamento diversificate in base al livello. Ci sono per fortuna dei bambini che imparano giocando e i giovani che apprendono con più facilità attraverso ottime metodologie rappresentano una speranza per la salvaguardia della lingua grecanica.