“Raffaello sul filo del telaio. Ananias et Saphira”, questo il nome della mostra inaugurata nel pomeriggio di ieri nello splendido borgo di Gerace. Un numerosissimo pubblico, assieme alle autorità civili, militari e religiose, ha riempito la chiesa di San Francesco d'Assisi per la presentazione della mostra dedicata all'antico arazzo della prima metà del XVII secolo, realizzato dal cartone di Raffaello e raffigurante la morte di Anania. La mostra, però, ospiterà anche le pregevoli stampe del ciclo di Raffaello in Vaticano donate dallo storico dell'arte Luigi Ficacci.

Nel corso dell'evento culturale ampio spazio è stato dato agli interventi del direttore del pontificio museo della Santa Casa di Loreto Vito Punzi, di quello del museo diocesano Giacomo Oliva e degli storici dell'arte Florence Patrizi (specializzata in storia degli arazzi) e Attilio Maria Spanò.

Oltre agli interventi dei presenti, il pubblico ha assistito a quelli via telematica di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona (della cui collezione d'arte fa parte l'arazzo) e del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna che si rivolge direttamente ai cittadini: «A Gerace la bellezza dell'arte si sposa con la bellezza dei luoghi. Vivete in uno dei borghi più celebrati in Italia, un territorio che ha davvero moltissimo da offrire, non a caso siete destinatari di un importante investimento per 20 milioni di euro del Piano Nazionale Borghi previsto dal Pnrr».

«Ma l'attenzione del governo – continua il Ministro – è rivolta a tutta la Calabria, nelle prossime settimane contiamo di sottoscrivere il Cis Calabria, che prevede un piano straordinario di interventi per lo sviluppo, un contratto istituzionale di sviluppo dedicato alla Calabria».

L'inaugurazione si è conclusa al museo diocesano di Gerace, dove finalmente i tanti curiosi hanno potuto apprezzare la bellezza di quest'opera che ha una storia strettamente legata al borgo calabrese, come racconta il direttore Giacomo Oliva: «Il Cardinale Luigi d'Aragona era marchese di Gerace prima di essere appunto cardinale e ha avuto l'incarico da Papa Leone X, che aveva commissionato a Raffaello i dieci cartoni per gli arazzi della Cappella Sistina, di seguire questi lavori a Bruxelles e ha visto per primo i lavori di Raffaello realizzati in arazzo. Quella di Gerace quindi è una tappa quasi obbligata, perché è la sua sede naturale»