Il cantante e compositore italiano Elio, tramite un videomessaggio diffuso dalla pagina Facebook della Regione Calabria, si è rivolto ai dirigenti degli istituti scolastici invitandoli a partecipare al bando (in scadenza il 24 luglio) “A scuola di inclusione” che prevede 25 milioni di euro da spendere, soprattutto, per i ragazzi con bisogni educativi specifici.

«Ciao a tutti, sono qui per lanciare un appello ai miei colleghi e colleghe calabresi, che non sono cantanti, ma  genitori di figli con disabilità», esordisce l'artista, «i soldi ci sono «usiamoli», dice. «Detto fra di noi qui in Lombardia un'iniziativa del genere non c'è ma se la renderete un successo chissà che qui non riescano a seguire il vostro esempio».

Una buona idea made in Sud

«Ringraziamo Elio, artista attento e impegnato nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’autismo che ha condiviso, in un videomessaggio, un appello affinché il maggior numero di scuole possa partecipare e, ragazzi, genitori e docenti, usufruire dei servizi proposti. Una buona pratica che parte dal Sud a favore della scuola calabrese e italiana» ha detto l’assessore all’Istruzione della regione calabria Sandra Savaglio.

«Tra le tante questioni da affrontare – ha aggiunto -, dai trasporti ai tracciamenti veloci, noi abbiamo scelto di provare ad alleviare le difficoltà psicologiche degli studenti e contrastare il triste fenomeno della dispersione scolastica».

I tre percorsi

La proposta si dirama in tre percorsi: di sostegno didattico per superare e rimuovere gli ostacoli di apprendimento e di partecipazione (attraverso la realizzazione di laboratori sui temi dell’arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, cittadinanza attiva); percorsi di ascolto e supporto psicologico per contrastare la dispersione scolastica e infine la formazione dei docenti per migliorare le conoscenze e competenze nell’approccio agli alunni e studenti illustrando strategie, indicazioni operative, programmazione educativo-didattica, parametri di valutazione dell’apprendimento ed eventuali correttivi da implementare in funzione dei bisogni degli allievi coinvolti.

«Un investimento immateriale mai visto per la scuola calabrese, ma che stenta a trovare paragoni anche nel resto d’Italia. Risorse di tale portata sono state previste, in passato, per infrastrutture o trasporti scolastici, ma mai per azioni di questo tipo».