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Anche Crotone ha partecipato alla Giornata del Paesaggio, istituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha l'obiettivo di richiamare il paesaggio quale valore identitario del Paese e trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che la tutela del paesaggio e lo studio della sua memoria storica costituiscono valori culturali ineludibili e premessa per un uso consapevole del territorio e uno sviluppo sostenibile. Nella patria della Magna Graecia questa giornata è stata dedicata al progetto di Ivan Comi dedicato ai fari presenti nella nostra regione, da nord a sud, non solo come strumento di riferimento per i naviganti, ma anche per il valore archeologico e paesaggistico che ricoprono. Un progetto sostenuto dal Polo Museale della Calabria e dalla Marina Militare. Al Museo Archeologico di Capocolonna si è tenuta la manifestazione che ha visto la partecipazione del direttore Gregorio Aversa, del Comandante della Capitaneria di Porto Giuseppe Andronaco, della vicesindaco Antonella Cosentino, della archeologa e senatrice Margherita Corrado, dell'autore del progetto Ivan Comi, e di Domenico Romano Carratelli, presidente dell'associazione “G. Barrio”.
«Per quanto riguarda i fari di Capocolonna e Punta Stilo – ha dichiarato Aversa – inquadrati nei loro rispettivi contesti, fanno parte di un paesaggio e di una realtà che ha valore archeologico, storico, paesaggistico, e dunque strettamente collegato al mare e al territorio».
In merito al progetto sui fari «c'è bisogno di portalo avanti e farli conoscere – ha dichiarato Comi – in primis ai calabresi stessi, poiché noi in Calabria non conosciamo determinati posti, ma anche fuori dall'Italia. Sono stati tanti i momenti belli passati durante la realizzazione degli scatti, uno su tutti la realizzazione delle foto al faro di Punta Stilo di notte, in assoluto silenzio dove sentivi solo il rumore del mare : sotto il faro mi sentivo tranquillo».
«Il faro di Capocolonna è di prima classe – ha dichiarato la Corrado – è uno dei più importanti sulla costa calabrese, ed è in funzione tuttora dal 1872. Il progetto risale al 1865 e documenti sono conservati nell'Archivio di Stato a Catanzaro; l'edificio che lo ospita è rimasto quello attuale, addirittura il sistema d'illuminazione è lo stesso, salvo che il carburante che lo alimentava è stato sostituito dall'elettricità. E' una lanterna assai interessante: la stessa realizzazione ha consentito di avere la prima mappa aggiornata di Capocolonna che noi possediamo in assoluto, e che risale al 1869».