«Le tradizioni ci insegnano il rispetto per il passato e la speranza per il futuro». Le tradizioni e le festività sono l’occasione perfetta per mantenere viva e unita la comunità arbëreshe ma anche il ponte per mantenere vivo il legame tra gli arbëreshë di Calabria e quelli presenti in Italia e nel mondo. Le tradizioni arbëreshe affondano le loro radici nella storia dell'Albania, Paese da cui questo popolo migrò secoli fa, portando con sé le proprie consuetudini, la lingua e le credenze. Questa migrazione, avvenuta principalmente tra il XV e il XVIII secolo, portò gli arbëreshë nelle terre dell'Italia meridionale, dove si insediarono e preservarono la propria cultura nonostante le sfide e le influenze esterne. Rappresentano un prezioso patrimonio culturale che continua a plasmare l'identità di una comunità, che ha mantenuto vivo il suo legame con le proprie radici portando avanti di generazione in generazione la lingua, le pratiche o i rituali custodi di una storia, valori condivisi che definiscono l'anima del popolo arbëresh

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A Civita si respira aria arbëreshe in occasione delle vallje, una danza nata per celebrare la vittoria di Skanderbeg sui Turchi e la conquista di Kruja. I movimenti eseguiti dalla ridda durante la danza ricordano la tecnica di accerchiamento attuata dall’eroe nazionale contro l’esercito turco. La popolazione è riunita e con grande partecipazione giungono gruppi in rappresentanza di altri paesi arbëreshë. Dimostrazione tangibile è la presenza di Michele Boccamarzo, cittadino di Casalvecchio di Puglia in provincia di Foggia.

«Faccio parte di questa piccola comunità arbëreshe che pur risentendo l’isolamento dalle altre mantiene la lingua, le tradizioni, usi e costumi. Sentiamo questo legame che ci unisce e approfittiamo di queste occasioni per riunirci. Ritorno a Civita volentieri dopo tanti anni di lontananza» afferma Michele. Il Salento, è stato nel XV secolo, terra di accoglienza del popolo albanese in fuga dagli invasori. In Puglia la minoranza arbëreshe consiste di 4 comuni e 12.816 persone concentrate a Casalvecchio e Chieuti, a San Marzano e a Cassano delle Murge.