Torna domenica 26 maggio, anche in Calabria, la Giornata nazionale dell'Associazione dimore storiche italiane. Il più grande museo diffuso d'Italia riapre le porte nella regione con sette proposte messe gratuitamente a disposizione del pubblico. L'iniziativa, giunta quest'anno alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l'Associazione nazionale case della memoria, la Federazione italiana amici dei musei (Fidam) e Federmatrimoni ed Eventi privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di Enit - Agenzia nazionale del turismo e della commissione nazionale italiana per l'Unesco.

«Il patrimonio culturale privato in Italia, con oltre 37 mila immobili identificati - spiegano dall'Adsi - costituisce una parte fondamentale del patrimonio storico, artistico e culturale nazionale. Contrariamente a quanto si pensi, in Italia vi sono oltre 8.200 dimore private abitualmente aperte al pubblico, superando di gran lunga il numero dei comuni italiani, che ammontano a 7.901: in media, più di una dimora per località. Si può dunque parlare di una delle principali risorse per lo sviluppo del Paese, basato sulla storia e l'identità italiana e che favorisce la nascita di nuove occupazioni e la creazione di un futuro sostenibile a partire dalla propria memoria. Uno sviluppo di cui non tutti i Paesi possono vantarsi».

Le dimore calabresi che si apriranno al pubblico, sono quelle di Palazzo Amarelli a Rossano, dove sarà possibile visitare gratuitamente alcuni interni della dimora e il museo della liquirizia; Palazzo Murmura di Vibo Valentia, all'interno della Casa Museo Antonino e Maria Murmura dove sarà possibile visitare l'enorme biblioteca, l'archivio e il giardino storico retrostante l'edificio con annessa torre e limonia. Inoltre vengono segnalate anche Villa Cefaly Pandolphi ad Acconia di Curinga dove sarà possibile visitare il giardino storico e l'interno e Palazzo Carratelli di Amantea. E ancora: Il Castello del Principe a Sangineto Lido; Palazzo Bavasso a Cosenza e la Casina Carbone a Locri.