Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Il 19 gennaio alle ore 15 nella Casa del Laicato in Gioia Tauro si terrà l’incontro-dibattito dal titolo “Famiglie – Territorio – Servizi: problemi e prospettive per il lavoro sociale”. Organizzato dal Consultorio familiare diocesano “Paolo VI”, organismo che da oltre venti anni opera in Gioia Tauro erogando servizi a favore della famiglia sia nell’ambito della consulenza che della prevenzione, vede la collaborazione dell’Istituto Toniolo, Ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che con i due Consultori di Roma al Policlinico Gemelli e di Napoli, può essere considerato un valido modello di lavoro sociale in favore delle famiglie, soprattutto di quelle con fragilità.
Fra i partecipanti, oltre a monsignor Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido M. - Palmi che porgerà il suo saluto, si susseguiranno importanti esperti quali Valeria Longo Carminati, già direttrice del Consultorio familiare del Policlinico Gemelli ed attualmente responsabile delle attività formative dell’ Istituto Toniolo, Domenico Costantino, direttore del Consultorio familiare di Napoli e Sebastiano Finocchiaro, giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, che avrà il delicato compito di presentare quella che è la realtà delle famiglie con fragilità in tutta l’area della Città Metropolitana di Reggio Calabria, indicando allo stesso tempo un possibile ruolo dei servizi.
La realtà concreta dei servizi pubblici e privati nel territorio della Piana di Gioia Tauro verrà illustrata da due psicologhe, Concetta Demasi e Elisabetta Saffioti, operatrici di questi servizi, che daranno quindi un contributo fortemente esperienziale. I lavori saranno moderati da Francesco Greco, direttore del Consultorio familiare Diocesano, mentre le conclusioni sono affidate a padre Antonio Santoro Omi, consulente ecclesiastico del medesimo Consultorio.
!banner!
L’evento, che è accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Palmi per numero 3 crediti formativi, nasce dal bisogno di ripensare ed eventualmente riprogrammare i servizi per la famiglia in uno scenario sociale di crescente complessità, nel quale sempre maggiori sono le fragilità e i bisogni, con un’attenzione particolare ai figli che spesso ne sono vittime inconsapevoli ed incolpevoli. È aperto non solo agli avvocati, ma a tutti coloro (operatori sociali, educatori, operatori pastorali) che lavorano con e per le famiglie, e che hanno a cuore le sorti di questa istituzione tanto delicata quanto preziosa per il futuro della nostra società.