«Ci sono dei percorsi della vita che spesso si interrompono, a volte l’interruzione è momentanea, altre è duratura. Le relazioni umane si possono bloccare per vari motivazioni per poi riprendere, cosa che non è possibile invece quando c’è la perdita di un persona cara, in quel caso la perdita è imposta e si lacerano alla radice quei fili affettivi, lasciando soltanto dolore». Così Anna Maria Deodato introduce il suo libro “Fili interrotti” ad Ardore Marina, presso la biblioteca comunale “Raffaela Scordo”, davanti ad un folto e partecipe pubblico. 

«Il libro nasce dal desiderio di dedicare queste pagine ad un carissimo amico - ha spiegato la scrittrice - perché il suo percorso esistenziale, la sua storia, mi ha coinvolto, mi ha interessato molto. Poi l’idea iniziale si è arricchita di altre storie ed è diventato un racconto di racconti, ci sono più racconti di vite che si intrecciano con quella del protagonista, Giuseppe».

Il romanzo, edito dal Gruppo Albatros, mette al centro della narrazione la vicenda umana di Giuseppe, il quale, ancora giovane, scopre di dover combattere con tutte le sue forze contro la leucemia. La disperazione e l’angoscia pervadono in prima battuta l’animo del protagonista, tuttavia Giuseppe riesce in seguito non solo ad accettare la realtà ma a vivere questa dolorosa esperienza come un’occasione, quella di fare un viaggio interiore per esaminare la sua vita passata fino ad arrivare al presente, analizzando così le relazioni con gli altri, i rapporti umani. 

«Questo libro - spiega la scrittrice - vuole trasmettere emozioni perché chi scrive, per primo, si emoziona. Emozione nei rapporti, nei colloqui, nella comunicazione. L’emozione di una persona che ha il coraggio di affrontare una battaglia contro un cancro e lo fa con grande coraggio e con positività, con la speranza di una guarigione. Il tema della malattia è comunque solo sfiorato nella narrazione, al centro c’è proprio quel percorso introspettivo che ognuno di noi fa quando accade qualcosa di drammatico».

Alla presentazione, promossa dall’associazione “Orme di cultura”, hanno preso parte oltre alla scrittrice Anna Maria Deodato, la presidente dell’associazione, avvocato Elisabetta Modafferi, la giornalista Maria Teresa D’Agostino, che ha condotto il dialogo con l’autrice e lo scrittore e poeta dott. Gaetano Catalani, che ha letto dei passi del romanzo. 

Le conversazioni sono state intervallate dalla proiezione di alcuni booktrailer basati su episodi salienti del libro e curati dal videomaker Giancarlo Giambra e dal regista Salvatore Panetta, quest’ultimo impegnato nella realizzazione della sceneggiatura del romanzo.